Cronaca

Nuovo piano della viabilità, rivoluzione o solo insofferenza per i cittadini?

Quattro macchine in meno al giorno in centro città. Ad analizzare bene i dati forniti dal Comune, è difficile capire il perchè di tanto entusiasmo per la rivoluzione della Ztl promossa dalla giunta Galimberti. Nel settembre del 2014 le auto transitate dai varchi sono state 11.904, nel 2015 11.763. Meno di quattro auto al giorno.

E’ questo il risultato di una rivoluzione che sta portando malumori ed insofferenza da parte dei cittadini? Nei negozi del centro città il malessere è evidente. Commesse e impiegati sono costretti a lasciare le auto in zone lontane (in via Brescia zona Penny o al foro Boario finché c’è posto) mentre le aree sosta per i residenti dipinte di giallo (in ztl ma anche in via Larga e in altre zone) restano vuote per gran parte della giornata per essere occupate soltanto a sera.

E’ vero che i residenti votano, come ha fatto notare cinicamente un rappresentante della maggioranza, ma così è uno schiaffo verso chi vuol venire in città ed è costretto a pagare (e parecchio) negli stalli blu che vanno ad arricchire, in buona parte, Saba e cioè una società privata. Leggendo i numeri forniti dall’assessore Alessia Manfredini, Ermanno Pellegrini titolare di oreficeria in Galleria, commenta così su Cremonaoggi: “Tutti questi numeri per cosa? Quali sono i vantaggi oltre ad un’evidente riduzione di approccio alle attività della zona? La barzelletta dell’inquinamento è evidentemente solo una barzelletta. Cremona non è e non era Pechino… In verità 2 volte alla settimana i furgoni del mercato non emanano certamente aria di montagna; oppure i vetusti mezzi di trasporto pubblici non mi sembrano elettrici.  Non ho notato rilevamenti su questo argomento (provate a passare in centro alle sei del mattino con tutti i furgoni accesi)”.

“Erano le tre auto in più a fare la differenza, se poi davano un po’ di respiro al già asfittico commercio del centro?” si chiede ancora Pellegrini. “Tolte anche queste… Per ritornare ai vantaggi procurati evidentemente oltre che ai residenti si dovrebbe guardare ai centri commerciali. I primi magicamente omaggiati di un diritto scritto chi sa da chi e i secondi inconsapevoli (?) fruitori di insperate opportunità”.

Molte, comunque, sono anche le lamentele da parte dei cittadini, soprattutto in merito al problema dei parcheggi. Chi lavora in centro storico è infatti costretto, per non incorrere in multe, a parcheggiare a oltre un chilometro dal centro. I pochi parcheggi liberi rimasti, infatti, prevedono l’utilizzo del disco orario, che per chi lavora non è una opzione considerabile.

Sulla questione interviene anche il consigliere comunale di Nuovo Centrodestra Federico Fasani, che attacca pesantemente la Giunta in merito alle considerazione fatte in conferenza stampa sui risultati ottenuti.  “A poche settimane dall’avvio della riformetta sugli orari della ztl le assessoresse Manfredini cantano vittoria – ironizza il consigliere -. A parte che mi sembra un po’ presto, ma quali sono i risultati che danno loro soddisfazione? Leggendo bene le dichiarazioni pare proprio che la felicità arrivi dal constatare che i transiti sono calati, cioè meno gente che va in centro”.

Un risultato, quindi, tutt’altro che positivo, secondo Fasani. “Spinti dall’ossessione verso le automobili gli amministratori brindano al calo delle presenze in città dimostrando tutta l’autoreferenzialità di cui è capace la giunta onirica del Professore – continua -. Non essendo stato dichiarato alcun parametro scientifico di calcolo degli effetti reali di questa riformetta, potrebbero brindare su qualunque dato e loro hanno deciso di farlo sulla desertificazione del centro.

Ma non è ora di pensare alla realtà e ai cittadini? Non si rendono conto ( o forse sì…) che così la gente andrà sempre più volentieri all’Ipercoop? Intanto che i negozi chiudono, a “Spazio Comune” si celebrano festeggiamenti su dati insignificanti. La realtà virtuale che la giunta tenta di costruire attraverso comunicati ed azioni, concreti come i personaggi di Hanna e Barbera, è sgradevole perchè insulta chi le difficoltà della vita reale le vive sulla propria pelle. Ore e ore di chiacchiere e commissioni per il regolamento delle coppie di fatto, giocando a fare i parlamentari, e nemmeno un minuto speso per le politiche sulla famiglia e sull’impresa che sono i veri ed unici motori della nostra società. Dov’è l’aiuto per l’accesso al credito per le aziende che il Professore ha promesso entro i primi cento giorni di mandato?”.

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