Cronaca

Ambulanti – festa torrone, a giorni soluzione di compromesso

Commissione commercio ancora senza risposte per risolvere la querelle tra diritti degli ambulanti del mercato e necessità della festa del torrone. Davanti all’assessore Barbara Manfredini e al dirigente dell’Urbanistica Marco Masserdotti, i rappresentanti di Anva e Confesercenti hanno snocciolato  la lunga serie di ragioni per cui non vogliono il trasferimento di 101 banchi dalla loro sede naturale, piazza Stradivari, a corso Vittorio Emanuele. Lunghi e circostanziate, con citazione di regolamenti e verbali di incontri precedenti, gli interventi di Agostino Boschiroli (presidente Anva-Confesercenti ) e Giorgio Bonoli (direttore Confesercenti Lombardia Orientale, sede di Cremona). Cortesi ma lapidarie, inamovibili nel sostenere la straordinarietà di questa particolare edizione della festa del torrone, le risposte di Manfredini e di Masserdotti. Nel merito, è emerso che gli uffici del Comune stanno ancora lavorando per cercare di spostare il minor numero possibile di banchi da piazza Stradivari, cercando di farne convivere il massimo con le casette del Torrone. Gli ambulanti considerano questo il male minore, anche se avrebbero preferito di gran lunga mantenere la formula degli anni scorsi, e cioè un solo giorno di spostamento, l’ultimo sabato, come previsto anche nelle linee guida alla base dell’attuale appalto a Sgp. In particolare, chiedono di limitare i danni consentendo ad almeno 56 banchi (sui 101) di poter restare nella sede originaria. In questo modo si eviterebbe di occupare corso Vittorio Emanuele in tutta la sua lunghezza, da porta Po a piazza Stradivari, come invece previsto nell’ipotesi attuale (con intralcio alla circolazione, soprattutto nella giornata lavorativa di mercoledì). La risposta del Comune, ha avvertito Manfredini, arriverà non prima di qualche giorno.

Bonoli ha illustrato i contenuti delle linee guida della festa del Torrone (distribuzione stand commerciali nell’area più ampia possibile, da porta Venezia a porta Milano), che prevedono per il contratto triennale un solo spostamento dei banchi del mercato, nell’arco dei nove giorni della festa. “La documentazione che supporta la nostra tesi è più che sufficiente”. Boschiroli:  “Il regolamento non è stato partorito da un giorno con l’altro, ma nel corso dell’amministrazione precedente, tenendo conto delle novità introdotte dalla regolamentazione Bolkenstein e non è stato scritto da noi, ma dal comune di Cremona, col supporto delle associazioni di categoria. Ci è stato proposto da qualcuno un ‘rimborso’: ma noi rifiutiamo questo discorso. Non è quantificabile il danno, noi siamo sottoposti a studi di settore come tutte le altre categorie. Non siamo degli hobbisti, non siamo mercatini, ma siamo commercianti e chiediamo rispetto. Abbiamo sentito parlare questa amministrazione di condivisione: qui non è stato condiviso niente. Chi amministra deve decidere, sappiamo che lo può fare, ma non si dica che abbiamo condiviso”. E anche i 10mila flyers proposti dall’assessore per aiutare la clientela a trovare il proprio banco di fiducia, è una proposta che viene rifiutata: “Non ci interessano, non servono a niente, risparmiate i soldi” è la risposta degli ambulanti. Inadeguate, a loro parere, anche altre misure proposte dal Comune, come il bus navetta da area piscine a piazza Cadorna per avvicinare i camperisti e le visite guidate a palazzo Ala Ponzone (sede anagrafe) e teatro Ponchielli.

Boschiroli ha poi aggiunto che, da un’indagine fatta presso i negozi in sede fissa, emerge chiara la preoccupazione circa l’eccessiva lunghezza di una festa che riscuote vasta affluenza nei due week end, ma non nelle giornate infrasettimanali. “Novembre è per tutti mese delle tasse. I negozianti non sono d’accordo a subire danni proprio in questo mese per due sabati consecutivi. La stessa Sgp riferisce che nell’ultima edizione le  270mila presenze si sono concentrate nei due week end, il resto è pari a zero. Il mercoledì mattina le uniche visite sono quelle delle scolaresche e dei gruppi di pensionati. Inoltre è un’assurdità tenere occupato tutto corso V. Emanuele, principale via d’accesso al parcheggio di piazza Marconi”.

Particolare curioso: leggendo i verbali di una commissione tecnica della scorsa estate in cui si discuteva del problema, Boschiroli e Bonoli hanno rilevato che mancano alcuni stralci significativi, tutti quelli che esprimevano critiche sulla durata di 9 giorni della festa. “Maghenzani di Coldiretti, aveva detto che non capiva come non si potessero trovare soluzioni condivise. Mancano anche le parole di Romanenghi di Confcommercio, che portava l’opinione della propria categoria ambulanti (Fiva), contraria allo spostamento del mercato. Chiediamo – ha concluso Boschiroli –  che venga presa una decisione di buon senso, accompagnata dai regolamenti e dall’esperienza di chi lavora sul campo”.

Il dirigente Masserdotti ha replicato evidenziando il carattere di interesse pubblico della festa, conclamato da anni di successi e cita la seconda parte dell’articolo 21 del regolamento,‘fatte salve le richieste di carattere straordinario’. “Dal punto rivista del regolamento è pacifica la legittimità dell’amministrazione”. Quanto al verbale lacunoso: “Le dichiarazioni della Fiva erano riportate in maniera indiretta, non potevamo inserirle”. Manfredini ha assicurato una risposta a breve su dislocazione dei banchi mentre il rappresentante degli ambulanti ha ribadito che “noi preferiamo pagare il plateatico per lavorare in maniera ottimale. Voi invece ci state chiedendo di lavorare e basta. Ma così rischiamo di non coprire neanche i costi dell’apertura in quei giorni”.
Si è poi aperta la schermaglia politica sulla commissione, con gli interventi di Ghidotti, Everet e Amore sulla ‘finta condivisione’ dell’amministrazione Galimberti. Ghidotti: “La politica di chi amministra oggi, è di voler cambiare tutte le cose che funzionano bene. C’è la volontà di lasciare un segno, come per marcare  il territorio”. E poi botta e risposta col presidente di commissione Carletti: “Potevamo evitare questa convocazione, se voi della minoranza aveste fatto un regolare invito agli ospiti in quella di due settimane fa, sullo stesso argomento.  La vostra  raccolta firme è stata esclusivamente strumentale, per ‘tenere la parte’ di Confesercenti, mettendo le mani su un argomento che consente di alimentare la polemica. Le commissioni servono per preparare gli argomenti che andranno in consiglio comunale, e questo argomento non ci andrà”. Alla fine, su proposta di Luigi Amore, si è deciso che per questa riunione non verrà pagato il gettone di presenza.
Everet, Forza Italia,  ha affondato sul tema condivisione: “La sento nominare da un anno e mezzo, ma dove sta, se a quindici giorni dall’evento c’è ancora malumore? Perchè non avete condiviso? Perché sono state omesse cose dal verbale?” Fanti, Lega Nord: per noi non è una novità che non ci sia condivisione. Perché non sono state prese in considerazione le loro proposte?”. Lanfredi (M5S) e Zanardi (Misto) hanno chiesto all’assessore risposte più circostanziate alle richieste dei commercianti, ma non sono arrivate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...