Cronaca

“Perri pensi a una seria verifica di maggioranza invece di organizzare cene”

(Nella foto, da sinistra: Oreste Perri, Italico Maffini, Simone Bossi)

 

“Io di assessori in giunta non ne ho. Voglio dire, se anche Jane Alquati e Claudio Demicheli fossero militanti a tutti gli effetti… avrà o no la Lega il diritto di scegliere chi la rappresenta in giunta o deve dircelo lui?”. Laddove “lui” è Oreste Perri.

Arriva dal bresciano, dove lavora e risiede, la nuova, dura presa di posizione del commissario cittadino della Lega, Raffaele Volpi. “Noi non siamo rappresentati in giunta”, torna a ribadire Volpi, che oggi ha incontrato i vertici cremonesi del Carroccio per fare il punto della situazione politica locale.

A Coccaglio, frazione di Rovato, Volpi ha ricevuto il segretario provinciale, Simone Bossi, il suo vice, Raffaele Rastelli e il capogruppo in Comune, Italico Maffini. “Ho rappresentato il quadro della situazione – ha commentato Volpi – evidenziando i punti che ritengo topici della discussione politica locale. In particolare ho sottolineato che la Lega, per quanto riguarda i rapporti di maggioranza, pone tre temi specifici: l’attuazione del programma, la ricerca della condivisione progettuale e strategica, e la rappresentanza”.

Ecco, rappresentanza: in giunta ci siete o no?

“Ribadisco che non possono essere altri, ad alcun titolo, a definire chi e come è rappresentativo del movimento sia a livello politico che a livello amministrativo. Al momento noi non siamo rappresentati in giunta. Sarò più chiaro: io di assessori in giunta non ne ho”.

Sì, ma o chiama lei il sindaco o qui, pare di capire, non se ne esce.

“Lo chiamerò, ma il punto non è solo la giunta. Qui, invece di fare cene (riferito alla “cena delle beffe”), sarà il caso di fare una seria verifica di maggioranza”.

Quindi condivide la richiesta dell’Udc?

“Sì, tant’è che oggi ho proposto di attivare, con il supporto del segretario provinciale, una serie di incontri con i segretari di Pdl e Udc, cioè coloro che vedono nelle rappresentanze amministrative l’estensione naturale di organizzazioni politiche e non solo presenze numeriche di liste elettorali. Questi incontri potrebbero consentire di riproporre, in un secondo tempo, una proposta di confronto con le rappresentanze amministrative che governano la città”.

Che altro ha detto ai suoi nel corso dell’incontro?

“Ho parlato della nostra azione politica, che deve conciliare il bene della città, che la Lega persegue fortemente, con il rispetto del sentire della nostra militanza. Poi si è parlato della spiacevole sensazione generata dal fatto che a Cremona non si sia ancora compresa la differenza tra incontri amministrativi e riunioni politiche di maggioranza. Anzi, noto purtroppo il continuo, e certo non ingenuo, tentativo di confondere le due cose portato avanti da parte di alcuni”.

Al di là della vicenda assessori, dunque, è una verifica quello che serve in Comune?

“Assolutamente. Ripeto: trovo interessanti e condivisibili le posizioni di chi chiede una verifica politica che possa poi sostanziarsi in un rilancio amministrativo inclusivo e costruttivo”.

 

Federico Centenari

 

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