Politica

Più controlli sulle coop Approvata mozione di Paolo Carletti

Seppure legata a fatti ormai lontani nel tempo, (l’indagine sulle false cooperative di Roma Capitale e altre inchieste che hanno portato ad arresti di esponenti del mondo cooperativo) ieri il consiglio comunale ha approvato la mozione di Paolo Carletti con cui si chiede la presentazione alla Commissione consiliare competente di una bozza di regolamento che affianchi il codice degli appalti al fine di garantire che i soggetti affidatari di servizi o prestazioni di competenza comunale rispondano ai requisiti di trasparenza contabile, disinteresse politico e trattamento equo dei lavoratori. Il consigliere socialista parte dal presupposto che “la cooperazione è nata come salvagente per lavoratori senza tutele e rappresenta il primo atto con la quale i lavoratori assunsero coscienza di classe. La cooperazione ha avuto per decenni il ruolo sociale fondamentale di mitigare le distorsioni del sistema capitalista”. Fatto salvo ciò – sostiene Carletti – e alla luce dei fatti di cronaca che emergono periodicamente, è utile potenziare gli strumenti di controllo a disposizione degli enti che si avvalgono di cooperative, come ad esempio il comune di Cremona per la cura del verde (da poco sono stati assegnati i lotti annuali) o per interventi di natura sociale.

Nella sua risposta, l’assessore alla Trasparenza Rosita Viola ha spiegato che è “necessario distinguere tra affidamenti fatti a società cooperative per lavori, forniture e servizi (che sono, nel caso, operatori economici parificati ad altri e sono sottoposti al medesimo regime normativo – quindi gare pubbliche o procedure negoziate secondo le soglie previste) dagli affidamenti fatti a cooperative sociali di tipo B che, in virtù della normativa specifica, godono di un regime agevolato, ma solo quando si tratti di attività mirate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e solo per determinate attività. Anche in questo caso, però, il Comune (pur potendo dar vita a convenzioni dirette) ha attivato sin dal 2012 un meccanismo di accreditamento che prevede la pubblicazione di un bando annuale che va ad incrementare un Albo dei soggetti accreditati, poi invitati ad un confronto concorrenziale prima dell’affidamento. L’albo riguarda le categorie merceologiche attive (manutenzione verde – servizi cimiteriali – piccole manutenzioni edili – ecc.) e viene aggiornato annualmente. Il Comune si orienta naturalmente anche sulle disposizioni dettate dall’Autorità Anticorruzione. In merito alla cooperazione organizzata va detto che si rende disponibile per qualsiasi percorso volto a definire sempre meglio il rapporto tra pubblica amministrazione e cooperazione. Le diverse organizzazioni sono sempre state disponibili a mettere a disposizione tutte le informazioni in loro possesso ed utili ad evidenziare la rigorosità dell’applicazione di ogni normativa di riferimento ed anche il controllo degli stessi. A questo proposito ricordo come le cooperative siano soggetti a tutti i controlli a cui sono soggette tutte le imprese italiane ma in più sono sottoposti a revisione. In realtà le nostre organizzazioni assicurano la revisione a tutte le cooperative nostre associate, mentre le cooperative che non aderiscono ad organizzazioni strutturate sono molto meno soggette a verifiche e controlli. Per dare un dato in provincia di Cremona esistono circa 320 cooperative attive come dai dati della Camera di Commercio e di queste circa 145 aderiscono alle reti associative, mentre le restanti 165 circa non aderiscono ad organizzazioni e quindi risultano molto meno monitorate. Lo stesso movimento cooperativistico proprio in questi mesi sta raccogliendo, su tutto il territorio nazionale, le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare volta a rafforzare il contrasto delle cosiddette false cooperative. Da alcuni anni è stato attivato, presso la Direzione territoriale del lavoro, un organismo denominato Osservatorio sulla Cooperazione che può essere un interlocutore per il Comune per incrociare ulteriori iniziative”.
La mozione è stato approvata con 26 voti a favore e 6 astensioni.

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