'Due auto in 5,5 metri sono un pericolo' Fasani: 'Problema sarà su altre strade'
E’ andata avanti per oltre due ore la discussione della mozione di Federico Fasani (Ncd) che chiede di sperimentare il traffico veicolare nel sottopasso di via Brescia. Prima che si entrasse nel vivo, ancora strascichi della discussione delle tre ore precedenti. Paolo Carletti (socialisti, nel gruppo del Pd) ha addirittura abbandonato lSala dei Quadri, dicendo di non voler più assistere a scene offensive della dignità dell’istituzione. Nel merito del sottopasso, ha usato toni durissimi: “Ma stiamo scherzando? E’ indecente anche solo pensare che possano passare due automobili in una carreggiata larga 5,5 metri, con le auto che passano a 10 cm dai muri e che inevitabilmente si spostano al centro. Il progetto è allucinante, ci mancherebbe altro che non lo si possa cambiare rispetto a quanto previsto inizialmente”.
Il problema dei limiti progettuali è stato affrontato da tutti i consiglieri. Tra gli altri, Filippo Bonali (Sinistra per Cremona – Energia Civile): “Chi si prende la responsabilità di fare una sperimentazione che potrebbe costare la vita a qualcuno? Quel sottopasso è un collo di bottiglia. Mi dispiace che venga sottovalutato il monitoraggio svolto dalla Fiab. La nostra non è ideologia, è un tentativo di migliorare le cose, date le condizioni”. Sara Arcaini, Fare Nuova la Città: “In quel sottopasso c’è il rischio che una bicicletta non riesca a risalire. E nel momento in cui non risale, diventa pericoloso a causa delle auto che sopraggiungono. Questo ci è stato detto dai tecnici. Chi si assume la responsabilità di fare una sperimentazione?”.
Tra gli interventi della minoranza, Ferruccio Giovetti, capogruppo Forza Italia: “Ci accusano di avere imposto la nostra volontà, oggi, ma vorrei ricordare che noi siamo 12 (oggi 11), voi molti di più. Come avremmo potuto imporre la nostra volontà se non con i mezzi consentiti dal regolamento del comune di Cremona? Si sarebbe potuto evitare tutto quello che è successo oggi, se la maggioranza avesse usato le regole del buon senso, accettando di ‘transare’, come avevamo chiesto in ufficio di presidenza, i contenuti di alcune precedenti mozioni, dando la priorità ad un argomento più urgente, visto che siamo nell’immediatezza dell’apertura del sottopasso”.
Schematico Marcello Ventura, Fratelli d’Italia: “La vostra legge è chiudere la bocca agli altri, ma stavolta non ci siete riusciti”. Alessio Zanardi (Misto): “Con il buon senso si superano i regolamenti, soprattutto quando i regolamenti hanno un vuoto. La maggioranza avrebbe potuto, con un accordo tra gentiluomini, accordare le richieste della minoranza”.
Nel suo intervento finale, il sindaco Galimberti ha detto che si è trattato “di una pagina non bella per il consiglio comunale. Il regolamento comunale ha mostrato un vulnus, ci dobbiamo lavorare. Se la maggioranza dovesse adottare il sistema utilizzato oggi dalla minoranza per modificare l’ordine del giorno, non si scriverebbe una bella pagina per la democrazia. In questo modo si è svilito il lavoro dell’Ufficio di Presidenza”. E ha poi ribadito che la scelta su via Brescia è stata presa dalla politica sulla base dei pareri tecnici. “Cambiare il progetto iniziale non mi sembra un problema di ‘lesa maestà’”, ha concluso il primo cittadino.
Federico Fasani, sia nelle repliche che nella dichiarazione di voto, ha ribadito la bontà di una sperimentazione aperta anche alle auto: “Certo che mi sentirei di aprire il sottopasso agli autoveicoli, mettendo in atto tutti gli accorgimenti previsti per la sicurezza, incluso dirottare le biciclette qualche metro più in là. Per quanto riguarda il tema delle misure, faccio notare che in centro storico sono ammesse anche strade fino a 2,60 metri, mentre in autostrada sono 5. Le dimensioni sono relative, dipende dall’utilizzo di quella strada”. Quanto alla pericolosità che si verrebbe a creare in via Brescia, “semplicemente si trasferisce il problema nelle vie limitrofe, non strutturate per sopportare un aggravio di traffico. Questo è un altro provvedimento spot della viabilità cittadina, fuori da ogni Piano Urbano della Mobilità. Mi auguro che si torni presto ad affrontare il tema della viabilità in questo comparto”.
Alla fine, bocciatura, come previsto, per entrambe le mozioni sul tema.
g.biagi
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