Politica

Lgh-A2a, strane telefonate commerciali Accordi già presi?

Mentre il mondo economico è in attesa di risposte sulla possibile fusione di Lgh con A2A, le cui trattative dovrebbero scadere a fine settembre, c’è chi si chiede se in realtà gli accordi non siano già stati presi. A porsi la domanda è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Maria Lucia Lanfredi: “Alcuni cittadini cremonesi mi hanno riferito di avere ricevuto telefonate commerciali di A2A, in cui gli operatori si sono presentati in un modo che fa pensare ad una fusione già avvenuta tra quest’azienda e Lgh (e quindi Aem)”.

A questo proposito la consigliera ha presentato una apposita interrogazione in consiglio comunale. Secondo la consigliera, infatti, in molti hanno ricevuto telefonate da operatori di A2A finalizzate alla stipula di contratti per l’erogazione dei servizi di fornitura di luce elettrica e gas. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano. “Pur trattandosi di pratica commerciale usuale per le società che erogano servizi di questo tipo ha suscitato perplessità nei concittadini la circostanza per la quale gli operatori si siano presentati affermando di chiamare per conto della società A2A Aem Cremona e per proporre le ‘migliori offerte’ in qualità di ‘gestori dell’energia nel territorio di Cremona’” si legge nel documento.

A questo proposito, la consigliera chiede “Se la società A2A è stata autorizzata dalla società Aem di Cremona alla stipula di contratti in suo nome e per suo conto e in quali termini; se la facoltà della società A2A di stipulare tali contratti e con la qualifica di cui alla premessa dipenda dalla sussistenza di negozi giuridici tra le società A2A e Aem di Cremona e di quali negozi si tratti”.

Intanto le voci sulla possibile fusione continuano a rincorrersi. Secondo quanto pubblicato oggi da Milano Finanza ci sarebbe stata  un’accelerata in merito alla possibile fusione. Secondo il quotidiano l’ex municipalizzata avrebbe inviato una proposta non vincolante a Linea Group e si tratterebbe di una offerta mista che includerebbe denaro più carta. L’obiettivo è di creare una joint-venture industriale in cui A2A consoliderebbe Linea Group, mantenendone l’identità, al fine di migliorarne le performances e creare sinergie.

A questo punto la palla passa al Cda di Linea Group e in ultima istanza ai soci pubblici, ma non c’è molto tempo a disposizione, visto che l’esclusiva per le negoziazioni con A2A scade a fine mese e sarà necessaria una risposta, positiva o negativa, entro questo termine.

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