Cronaca

Il governo vuole chiudere la Prefettura 'Accorpare a Mantova entro fine 2016' Sindacati sul piede di guerra

Il governo vuole chiudere la Prefettura di Cremona e accorparla a quella di Mantova. E’ la decisione contenuta nei documenti sulla riforma della pubblica amministrazione: presente infatti il taglio di 23 prefetture, che cesseranno di operare entro il 31 dicembre 2016.

“In un momento di massima emergenza in materia di gestione dell’immigrazione e della sicurezza, il governo pensa di chiudere 23 Prefetture. Un arretramento inaccettabile dello Stato dal territorio, che rischia di lasciare nel caos cittadini e lavoratori”, attaccano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa sullo schema di Dpr sulla nuova organizzazione del ministero dell’Interno, inviato alle organizzazioni sindacali.

Un provvedimento “sbagliato e intempestivo” secondo le tre sigle, che anticipa addirittura i decreti delegati della Riforma Madia, depennando 23 sedi di uffici del Prefetto: Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno.

“A dispetto degli annunci, nei fatti – dichiarano le segreterie dei sindacati – questo governo adotta misure di vero e proprio ridimensionamento dei presidi di legalità e sicurezza sul territorio. Disinteressandosi completamente dei lavoratori delle Prefetture, dei quali nello schema di Dpr non si parla minimamente, ma soprattutto dei cittadini e delle comunità locali, che saranno lasciati più soli”. “Risponderemo con forza. La riorganizzazione dei servizi sul territorio – aggiungono – non si fa smantellando lo Stato e lasciando nell’incertezza il personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e convivenza civile. Per questo martedì 22 settembre faremo assemblee in contemporanea in tutte e 23 le Prefetture a rischio chiusura, invitando parlamentari e politici locali e sensibilizzando organi di informazione, opinione pubblica e cittadini”.

Questo il commento di Maria Teresa Perin, segretaria Fp Cgil Cremona: “A caldo non posso che confermare le preoccupazioni espresse dai sindacati nazionali. In momento così drammatico si pensa di chiudere presidi dello Stato sul territorio. Come ci si riorganizzerà? La notizia arriva come una doccia fredda. Restiamo basiti. C’è un problema politico e un problema gestionale di persone e servizi. Approfondiremo la questione nelle prossime ore”.

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