Politica

Fusione Lgh-A2A, Toninelli: 'Rischiamo di ereditare 300 milioni di debiti'

La fusione tra il Gruppo Lgh che gestisce i servizi pubblici di Cremona e Crema e il colosso delle multiutility di Milano e Brescia A2A rischia di far “ereditare” ai cittadini cremonesi ben 300 milioni di debiti. A lanciare l’allarme è il deputato del M5S Danilo Toninelli, dopo che “una sentenza della Corte di Giustizia di Lussemburgo ha stabilito che A2A con la quale il gruppo del cremasco e cremonese dovrebbe assolutamente fondersi, dovrà versare la bellezza di 290 milioni di euro: 170 milioni di euro come imposte non versate che sono state qualificate come aiuti di Stato illegittimi e 120 milioni di euro come interessi composti”.

La vicenda della fusione è da tempo al centro degli interessi della politica locale e di molti imprenditori. “L’obiettivo che queste persone si prefiggono è quello di accrescere le potenzialità di una società che pur essendo destinata all’offerta di servizi pubblici essenziali è quotata in borsa” continua Toninelli -. Questo significa che servizi come l’acqua, i rifiuti e l’energia, solo per citarne alcuni, serviranno a fare profitto e a dividere gli utili tra gli azionisti. E come sempre accade quando gli interessi sono privati ma i servizi pubblici, se la società avesse delle perdite, le farebbe gravare sui cittadini, con aumenti delle tariffe. Nonostante questi evidentissimi rischi, i politici dei vecchi partiti indistintamente propugnano questa fusione, mentre il M5S da tempo mette in guardia sui suoi pericoli”.

E i fatti sembrano dare ragione ai pentastellati, come evidenzia la recente sentenza. Allo stato delle cose, “se la fusione fosse già avvenuta, il gruppo dei comuni dei cremasco e del cremonese si sarebbe ritrovato improvvisamente schiacciato da un macigno di quasi 300 milioni, di cui tutti erano a conoscenza visto che la vicenda giudiziaria va avanti da oltre un decennio, ma di cui nessuno ha mai parlato. Un debito che sarebbe stato pagato dai cittadini con l’aumento delle tasse locali” spiega Toninelli. “Ecco quali sono i pericoli a cui vanno incontro i cittadini nel lanciarsi, spinti da politici collusi o incapaci, in operazioni finanziarie di cui non sono sufficientemente informati. Che cosa hanno da dire in proposito i sostenitori della fusione? Che cosa hanno da dire a proposito i Sindaci Bonaldi e Galimberti, che hanno tanto cavalcato la battaglia contro l’inceneritore e con la fusione conferiranno l’inceneritore a A2A, che fa dell’incenerimento un suo punto di forza?”.

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