Lettere

Mercato-Torrone, Comune ci danneggia senza battere ciglio

da Operatori del mercato

Gentile direttore,

vogliamo esternare quella che riteniamo sia un’assoluta ingiustizia. Ci chiediamo come possa un’amministrazione  deliberatamente danneggiare pesantemente un’intera categoria senza battere ciglio o facendo finta di non rendersene conto, soprattutto in momenti economici difficili come quelli che stiamo vivendo ormai da anni e che ci stanno mettendo a dura prova . Certamente gli interessi in gioco sono tanti e la categoria non si è mai tirata indietro al corretto confronto. Non abbiamo mai costruito barricate. Ogni qualvolta  siamo stati interpellati, solo unicamente per chiedere rinunce a qualcosa, abbiamo sempre cercato di assecondare le richiesteLa rinuncia ad un mercato o al suo regolare e normale svolgimento fino ad ora non è stata cosa semplice da accettare .Come si può rinunciare al proprio lavoro, al proprio mezzo di sostentamento? Abbiamo comunque sempre accettato queste proposte/imposizioni finalizzandole ad una “pacifica convivenza” tra tutte le attività e gli eventi della città. Una domanda però si pone: perché l’evento mercato deve necessariamente costiture un impedimento? Perché a noi non è consentito svolgere il nostro lavoro nel modo più ordinario possibile che è cio’ che semplicemente chiediamo? Come si può solo immaginare che possiamo in qualunque modo accettare serenamente o passivamente  di essere gravemente penalizzati per ben 3 mercati consecutivi?  E’ incomprensibile l’ arroganza con la quale si crede di poter sopperire a questo torto , che viene fatto all’intera categoria e alla città stessa , sostenendo che penalizzare dei lavoratori sia dare loro de?le opportunità! E soprattutto senza chiedere alla categoria quale potrebbe essere per noi l’opportunità! La sola cosa che vogliamo è svolgere la nostra attività nel modo più ottimale possibile ovvero dove il cliente sa che siamo da decenni.    Non è compito nostro entrare nel merito delle scelte di questa amministrazione , anche se c’è da chiedersi come si sentiranno gli ambulanti quando dovranno fronteggiare le tante difficoltà a gestire i banchi su Corso Vittorio Emanuele dove ci sono passi carrai, fili sospesi e mancanza di spazi sufficienti alle normali aperture e vedranno nel contempo una festa del torrone,  a metà settimana quasi certamente deserta. Noi sentiamo e sappiamo di subire dei gravi quanto inutili torti da parte di questa amministrazione che ha pensato bene che il problema è meglio eliminarlo alla base piuttostoche trovare un’alternativa altrettanto valida.  Ovviamente è  superfluo sottolineare che valuteremo tutte le vie possibili per tutelare ciò che noi riteniamo essere un nostro diritto ,consapevoli anche del fatto che questa proposta avanzata dall’amministrazione rappresenterebbe un pericolosissimo precedente che non consentirebbe più a nessun ambulante di lavorare, programmare o investire sulla piazza di Cremona con serenità.

Gli operatori del mercato di Cremona

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