Lettere

Piano della Sosta? Un inchino ai centri commerciali

da Federico Fasani (Ncd)

Divorati da una insaziabile ossessione ideologica, il Professore e i suoi, stanno rendendo la vita impossibile a chi cerca di vivere il centro di Cremona. Righe gialle, righe blu, divieti, ztl impazzite e multe. Automobilisti che girano disperati alla ricerca di un percorso sensato per raggiungere la loro destinazione. Attraverso una cinquantina di ordinanze e una decina di delibere di giunta, la situazione dei parcheggi e del traffico sta rotolando senza timoniere verso il caos totale.

Al netto delle solite sgradevoli chiacchiere, a cui purtroppo siamo abituati, non esiste un piano della mobilità come previsto per legge. Si procede a colpi disarticolati per tentare di contenere la vorace ideologia pseudoambientalista che vorrebbe vedere inghottite dalla crosta terrestre tutte le automobili a favore di una visione della città impossibile e grottesca.

Mentre gli amministratori giocano a fare i tecnici rimediando figuracce a più non posso, Cremona è sotto l’attacco di una azione illogica ed iresponsabile, partorita da qualcuno che non ha la minima idea delle esigenze dei cittadini ma si diverte a giocare con la loro pelle, la loro pazienza e con i loro soldi.

Intanto soffrono tutti: i residenti che vagano alla ricerca dei posti per le loro automobili, i negozi che perdono clienti, i clienti che non possono certo parcheggiare al foro boario per recarsi a piedi a comprare 5 panini, i fornitori che non possono consegnare merci, gli anziani, gli utenti deboli e tutti quelli che non riescono o non vogliono sottostare al tentativo retorico e totalitario di imporre l’uso della bicicletta.

L’unica linea di autobus che attraversava il centro è stata soppressa a scapito degli utenti tendenzialmente anziani che la utilizzavano.

La cultura del divieto e della multa sta avendo il sopravvento alla faccia dell’ascolto e della condivisione. Ma Cremona aveva bisogno di tutto questo?

Intanto che l’Assesore Manfredini si diverte a trattare i Cittadini come cavie per i suoi esperimenti, diventa sempre più facile e logico recarsi all’Ipercoop. Questa azione suona come un “sinistro” inchino ai centri commerciali che, di fatti, si stanno moltiplicando dopo il torpore degli anni precedenti nei quali, con buona pace dei bugiardi e degli strumentalizzatori, non ha aperto i battenti alcun supermercato.

Fino a che punto la Città dovrà sopportare?

Federico Fasani
Capogruppo Ncd in Consiglio comunale

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