Perri chiude alla Lega: “A tutto c’è un limite” Protesta Aler ultima goccia
Tempo scaduto dice il commissario leghista, Raffaele Volpi. Tempo scaduto, concorda Oreste Perri. I margini di manovra per ricucire lo strappo tra la lega e il sindaco sono ormai ridottissimi. Anzi, stando all’intervista rilasciata oggi da Perri – raramente lo si è sentito così seccato – c’è da concludere che il viaggio in maggioranza, per la Lega, si conclude qui.
Il commissario leghista dice che il tempo per riflettere sulla sua richiesta, due assessorati, è terminato. Cosa risponde?
“Che senz’altro ci sentiremo in settimana. In questi giorni sono molto impegnato, ma ci sentiremo. Certo che le ultime vicende…”.
Si riferisce al ricorso al Tar e alla protesta sugli alloggi all’Aler?
“Be’, questi accadimenti… questi accadimenti e questi accanimenti non aiutano. Credo ci sia un limite a tutto”.
Chiuderà le porte alla Lega?
“Io non voglio escludere nessuno, ma se voglio fare gioco di squadra non posso avere con me chi mi contesta in piazza. Sull’Aler non è stata una scelta a cuor leggero, è stata una scelta meditata, presa dopo un confronto. E tutti ne erano informati”.
Insomma, il gazebo leghista di sabato è stata l’ultima goccia.
“Ufficialmente non c’è ancora uno strappo definitivo, ma nemmeno ci sono segnali di riconciliazione”.
Magari, se vi foste incontrati prima si sarebbe potuta evitare la protesta in piazza.
“Io aspettavo anche di vedere la loro situazione, il procedimento per i due assessori. Le due questioni sono collegate, perché se i provvedimenti non fossero drastici ci sarebbe più facilmente un’apertura per risolvere il problema in giunta. Se invece decidessero di radiarli dal partito potrebbe esserci una decisione diversa”.
Sì, ma il provvedimento disciplinare sarà cosa lunga e tocca prendere una decisione prima.
“Guardi, adesso ho parecchi problemi da affrontare. Anche questo con la Lega è un problema, ma è collegato ad altre decisioni e si poteva aspettare. Certamente, il fatto che abbiano fatto ricorso al Tar, che siano andati in piazza per l’Aler, che vadano in piazza per via Dante… queste cose non favoriscono un riavvicinamento”.
La Lega è sempre stata partito da gazebo, però.
“Ciascuno può dire quello che pensa, per carità, ma in democrazia valgono anche i numeri e loro oggi hanno un peso diverso in maggioranza. E poi un partito di maggioranza il confronto non lo fa in piazza. Insomma, c’è un limite a certi comportamenti. Ad esempio, mi domando… come può un partito chiedere ai suoi assessori di scioperare contro l’amministrazione di cui fanno parte?. Non so, io queste imposizioni continuo a non capirle”.
Aspettiamo l’ultima parola a breve?
“Ripeto: senz’altro in settimana mi sentirò con il commissario della Lega. Vedremo”.
Federico Centenari
© RIPRODUZIONE RISERVATA