Cronaca

Piazza Stradivari riservata al Torrone Il mercato dovrà traslocare per tre date Boschiroli (Anva Confesercenti) annuncia battaglia: 'Dialogo chiuso'

AGGIORNAMENTO – Anva-Confesercenti alza le barricate di fronte alla decisione della giunta Galimberti di riservare Piazza Stradivari agli stand della festa del Torrone nelle tre giornate di mercato dal 21 al 29 novembre. Il presidente dell’associazione, Agostino Boschiroli, che in questo frangente rappresenta lo stato d’animo degli associati appartenenti anche ad altre sigle, annuncia battaglia legale e la fine di ogni dialogo con l’amministrazione, con la quale era in corso da alcune settimane un confronto per cercare di non modificare il delicato equilibrio trovato nelle scorse due edizioni tra festa e attività economica degli ambulanti.

Agostino Boschiroli, presidente Anva-Confesercenti

“Le affermazioni del Comune – dice Boschiroli annunciando che Confesercenti ha già avviato le pratiche legali per far valere i diritti degli ambulanti, sanciti da regolamento e delibera di giunta del 2011 – contengono un’enormità di concetti inutili che nulla hanno a che vedere con la realtà di chi lavora. Si vuole far credere che lo spostamento degli operatori serve a valorizzare il mercato stesso; in realtà non solo non è così, perchè ad ogni spostamento corrisponde un calo di introiti a fine giornata, ma si dimentica il fatto che l’evento festa del torrone è un costo per la collettività, in termini di contributi pubblici sborsati dal Comune, anche di notevole entità e per il fatto che l’organizzatore è esentato dal pagamento della tassa occupazione suolo pubblico. In questo modo si crea un mancato introito alle casse pubbliche, e si nega un diritto agli operatori del mercato che hanno già pagato in anticipo il dovuto.

“L’art 21 regolamento comunale – aggiunge Boschiroli –  dice che l’area del mercato non può essere usata per altre manifestazioni che ne pregiudichino il regolare svolgimento. Il concetto è ripreso dalla delibera di giunta del 7 luglio 2011 che cita gli stessi passi; inoltre si tratta di un mercato storico sottoposto alla tutela della legge 6 del 2010 di Regione Lombardia. Ricordo inoltre che  nell’ultima riunione della commissione  consultiva commercio, tutte e dico tutte le associazioni concordavano sul fatto che questa festa non porta benefici nemmeno alla sede fissa, eccetto la ristorazione, e veniva obiettato che 9 giorni sono troppi. Eppure, alla fine di tanto inutile parlare, ci siamo trovati di fronte i soliti politici certi dell’avere la verità assoluta in mano. Loro tra 4 anni difficilmente saranno ancora al loro posto, ma le loro assurde decisioni arrecheranno danni tangibili e concreti ad aziende che offrono un servizio tutto l’anno e questo solo per favorire pochi soggetti che nemmeno hanno avuto il coraggio di mostrarsi per un reale e sincero confronto”.

Boschiroli ricorda che fu proprio Mura Ruggeri, attuale vicesindaco, poco più di un anno fa quando era in minoranza, ad appoggiare la richiesta di Anva e degli ambulanti di non modificare il punto del regolamento che garantiva l’inamovibilità dei banchi dalla loro sede, in caso di altre manifestazioni concomitanti. Anche per questo adesso l’associazione va giù pesante circa le enunciazioni di volontà d’ascolto da parte della giunta Galimberti: “Prendere questa decisione in Giunta tre giorni prima di ferragosto palesa che non c’è una vera volontà di ascolto, in quanto come tutti sanno molti nostri colleghi sono fermi e non raggiungibili in questo periodo. Ricordo inoltre che quando abbiamo chiesto sia all’assessore sia in sede di commissione tecnica di poter convocare un’assemblea con tutti gli operatori del mercato perchè il Comune spiegasse le ragioni di queste modifiche, ci è stato risposto di no, che l’amministrazione non è disposta a parlare con i singoli operatori. E comunque questo atteggiamento non ci fermerà; insieme alla categoria, con calma, valuteremo il da farsi anche in sede giudiziaria regionale. Di sicuro gli amministratori  hanno già raggiunto un risultato: la categoria Anva chiude a doppia mandata tutte le porte del dialogo fin tanto che questa giunta guiderà politicamente questa città. Bravissimi a far finta di ascoltare ma non altrettanto ad essere obbiettivi sulla realtà”.

 

L’ANTEFATTO – L’amministrazione comunale  ha deciso in giunta, mercoledi 12 agosto, di trasferire circa 100 operatori (oltre il 60% del totale) del mercato ambulante in corso Vittorio Emanuele II nelle giornate di sabato 21, mercoledì 25 e sabato 28 novembre. Allo scopo di consentire agli organizzatori della festa del Torrone di occupare piazza Stradivari per tutta la durata della festa, contrariamente a quanto avvenuto nelle ultime due edizioni. In queste date, anche il mercato dei fiori si sposterà in piazza Marconi. Rimarranno al loro posto i restanti operatori, quindi presumibilmente quelli collocati in via Monteverdi, via Gramsci, via Lombardini e Piazza pace. Una soluzione di compromesso rispetto a quanto richiesto a gran voce da Anva – Confesercenti nelle settimane scorse (che si era opposta a qualunque tipo di spostamento che non fosse di una sola giornata)  ma che difficilmente potrà essere ritenuta soddisfacente. Lo dimostrano i cartelloni appesi ai banchi del mercato che riproducono i passi del regolamento comunale circa il diritto ad occupare la sede mercatale assegnata a meno di ragioni di pubblica utilità.

“In questo modo – è la dichiarazione della Giunta – la città avrà una Festa del Torrone molto più ordinata, concentrata nell’area pedonale con ripercussioni positive sulla viabilità durante la settimana. Contestualmente, ci sarà una valorizzazione del mercato con una parte che verrà trasferita di pochi metri in continuità proprio con la Festa, a beneficio del flusso di potenziali clienti anche degli operatori mercatali. In più, studieremo insieme azioni di promozione e di marketing per segnalare le postazioni dei banchi e valorizzare percorso e servizi sulla dorsale di corso Vittorio Emanuele e in piazza Marconi”.“La Festa del Torrone – continua l’Amministrazione – costituisce un grande evento, di risonanza nazionale, che valorizza e promuove la produzione di aziende locali di eccellenza mondiale e richiama migliaia di visitatori e come tale rappresenta una importante occasione di promozione della città e per la città con indubbie ricadute sul comparto economico e culturale-turistico locale”.

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