Disponibilità dei sindaci ad accoglienza migranti in ostelli, cascine ed ex scuole
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foto Sessa
Comuni cremonesi disposti ad accogliere nuovi migranti provenienti dai centri di accoglienza siciliani, ma con il punto interrogativo della gestione delle comunità che verranno a costituirsi. Il vertice di martedi pomeriggio nel Comune capoluogo tra una trentina di sindaci e la Prefettura, ha evidenziato la disponibilità ad accogliere un numero considerevole di migranti, affidandosi soprattutto a convenzioni con privati. Già sondata la possibilità di utilizzare ostelli (uno individuato a Rivarolo del re, un altro a Solarolo Monasterolo) e porzioni di cascinale non utilizzati, ma gli accordi con i singoli proprietari devono ancora essere presi e soprattutto non si sa se le strutture teoricamente disponibili siano adatte allo scopo. A questo serviranno i sopralluoghi che i Comuni effettueranno da subito, con l’ausilio anche dei tecnici del comune di Cremona. Disponibili anche alcune strutture pubbliche, come le ex scuole di Acquanegra.
Dunque si vogliono evitare altri casi – Chieve, il comune cremasco dove il sindaco è stato bypassato nell’accoglienza migranti, da un accordo a due tra un privato e la Prefettura, creando scompiglio e proteste in paese. La strada imboccata su iniziativa del comune di Cremona – che la scorsa settimana aveva promosso il primo incontro politico sul tema – è quella della trasparenza nelle comunicazioni, unico modo per far accettare alle popolazioni residenti una realtà difficilmente gestibile. Visto che i profughi, volenti o nolenti, contineranno ad arrivare.
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