Cronaca

Cremona Solidale, 2015 in sicurezza ma il prossimo anno incognita Regione

foto Sessa

Cremona Solidale presenta il bilancio di un anno di attività, attraverso il  ‘bilancio sociale’, strumento a scopo divulgativo per far conoscere alla città i servizi offerti. Numeri, costi e qualità della struttura residenziale di via Brescia e dei servizi domiciliari e non gestiti per conto del Comune. Il presidente del Cda, Emilio Arcaini non svela il mistero su chi sarà il prossimo direttore generale, dopo la pubblicazione del bando per trovare un eventuale successore ad Angelo Gipponi, a cui viene comunque confermata massima stima: “Non è l’argomento di oggi – precisa Arcaini -. Siamo qui per presentare quello che Cremona Solidale rappresenta per la città e di cui la città deve essere consapevole. Quello che conta è che l’azienda sia prospera, oggi ci siamo noi, domani potrebbero esserci altri”. Dunque la polemica delle scorse settimane sull’individuazione del massimo dirigente non ha trovato spazio. Una trentina, comunque, le candidature pervenute entro i termini stabiliti, tutte in regola con i requisiti e i titoli richiesti. Una sollecitazione a che il Cda prenda presto una decisione è giunta dall’assessore alle Politiche Sociali  Sociali, Mauro Platè. Le questioni sul tappeto infatti sono tante: il budget 2016 è lontano dall’essere definito e sarà certamente in diminuzione rispetto a quello del 2015. Cambierà infatti il sistema con cui la Regione pagherà i posti in Rsa (in base ai livelli di cura dei pazienti) e in Riabilitazione (Idr) che diventerà a tutti gli effetti Cure Intermedie.

Un percorso, quello da qui al 2016, da seguire con attenzione e con qualche preoccupazione come hanno evidenziato lo stesso Arcaini e il consigliere Grazioli. Già nel 2014, rispetto al 2013, ha pesato in negativo sui conti dell’azienda la perdita di sei posti di sollievo (nella palazzina Azzolini) in rsa, situazione che ha contribuito a produrre un disavanzo di 173mila euro. I ricoveri in rsa sono pertanto scesi da 546 del 2013 a 760 del 2014; e ulteriori 4 posti in residenza sono venuti meno in quanto anch’essi non più riconosciuti dall’Asl. Situazioni che, ha aggiunto Grazioli “vogliamo assolutamente sanare, non è possibile avere stanze libere, attrezzate e non occupate. Stiamo già facendo i passi necessari per recuperli perche è illogico e insensato non utilizzarli”.

In ottima salute economica è invece l’Idr, che rientra nei servizi sanitari, con un avanzo tra costi e ricavi di 361.400 euro, in crescita rispetto all’anno precedente perchè l’Asl ha riconosciuto il valore della sovrapproduzione. Ma questo è uno scenario che difficilmente si riproporrà: “L’avanzo prodotto da questo servizio – afferma la vicepresidente Cristina Manfredini – viene ridistribuito su altri servizi dell’azienda in perdita; se dal prossimo anno  l’Idr verrà meno nelle forme attuali, occorre chiedersi come fare a mantenere tutti i servizi. Da escludere, almeno a parere mio, un aumento delle rete, peraltro ferme da anni e tra le più basse in assoluto in regione. Non credo neanche che sarà possibile avere più risorse dal Comune. Mi auguro quanto meno che, dopo che da anni si parla di ridistribuire le risorse tolte alle rsa per reinvestirle nei servizi territoriali, finalmente Regione e Asl agiscano in questa direzione”.

g.biagi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...