Politica

Nel Pd è caos su Aem e inceneritore Contestate le fughe in avanti del sindaco

Centrosinistra di lotta o di governo? Pd che vuole amministrare o fare l’occhiolino ai movimenti? Il caos è assoluto sotto il cielo del centrosinistra cremonese specialmente dopo le due ultime “perle” calate dai vertici dell’amministrazione comunale: la bocciatura della gestione dell’Aem (indebitata e quindi necessita di una robusta campagna per raddrizzare i conti) e la contestazione dello studio scientifico Leap sulla dismissione dell’inceneritore da parte del sindaco Galimberti. Un disastro assoluto per l’immagine del Pd che del buon governo del centrosinistra al Comune (Corada, Bodini, Garini e prima ancora Zaffanella) ne aveva fino ad ora fatto una bandiera. Sabato l’ex sindaco Oreste Perri (non certo simpatizzante del centrosinistra ma sinceramente innamorato di Cremona) ha accompagnato dal sindaco Galimberti, Franco Albertoni, ex presidente di Aem e già iscritto al Pd. Albertoni, proprio per le sue capacità manageriali (“cuore e abilità”, così definì le sue caratteristiche l’ex sindaco Perri) venne riconfermato alla guida dell’Azienda Energetica Muncipale anche se proveniente dalla sinistra. Il colmo che debba essere proprio Perri a difendere l’operato dell’Aem e dei suoi amministratori (anche Pd) dagli ultimi attacchi provenienti proprio da Galimberti, dal suo assessore al bilancio e dal segretario comunale.

Poi il caso inceneritore, per il quale Galimberti e la sua ispiratrice (l’assessore Alessia Manfredini) sembrano disposti ad andare contro persino ai dati scientifici snocciolati dallo studio Leap, pur di non smentire le fughe in avanti fatte sia in campagna elettorale (chiuderemo entro tre anni l’inceneritore) che nei primi mesi di amministrazione.

E, come abbiamo pubblicato, il capogruppo del Pd in consiglio comunale e il segretario del Pd hanno a loro volta chiesto che i dati scientifici siano rispettati quasi a voler stoppare il sindaco. Poi è stata la volta di Roberto Poli (sempre Pd) che, a sua volta, ha contestato la linea del capogruppo sulla questione.

Adesso arriva la presa di posizione di Luigi Lipara, consigliere comunale. “Et voilà, lo spettacolo è servito. Spiace riscontrare con quanta superficialità vengano affrontati temi tanto complessi soprattutto da parte di chi ricopre incarichi all’interno delle istituzioni cittadine e degli organismi di partito. Lo studio Leap va recepito, letto, studiato e le analisi conclusive dovranno essere approfondite anche alla luce degli esiti dei prossimi studi in arrivo, ovvero dei risultati del tavolo regionale e dell’analisi di LGH (proprietaria dell’impianto di incenerimento) sui propri assets strategici, nonché in funzione dei diversi scenari futuri della stessa LGH (possibile aggregazione con A2A?, altro?)” – dice Lipara -. Chiunque continui ad approcciarsi a questi temi con atteggiamento ideologico, trascurando tra l’altro il profondo cambiamento del quadro normativo nazionale avvenuto nei mesi scorsi, non rende un buon servizio all’amministrazione di questa città, ai cittadini, né tantomeno al proprio elettorato o al partito cui appartiene ma fa solo demagogia pregiudicando ogni margine per un confronto informato, fondato su elementi di conoscenza delle complessità sul tavolo. Insomma, di quel confronto che distingue un grande partito da una bolgia movimentista centrata su un eterno presente fatto di parole”.

Ed anche Paolo Carletti, consigliere comunale del Psi difende lo studio Leap. “Le reazioni allo studio Leap sulla dismissione dell’inceneritore hanno ben diviso chi ritiene che si debba amministrare facendo i conti con la realtà , da chi invece ritiene che gli amministratori debbano seguire solo le proprie intenzioni.Nella buona politica non c’è spazio per i demagogici “senza se e senza ma” e allora il PSI conferma quanto, da solo, sostiene fin dalle primarie: si allo spegnimento, ma solo secondo i tempi e i modi che i tecnici ritengono convenienti. – continua Carletti – In questa direzione ci pare vada la nota congiunta di segretario e capogruppo del PD che non chiedono affatto il mantenimento del termovalorizzatore, ma pragmaticamente affrontano il problema, tenendo in debito conto il lavoro condotto da professionisti cui è bene ricordare, la giunta attuale ha richiesto in autunno lavori ulteriori rispetto a quelli commissionati dalla precedente amministrazione”.

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