Cronaca

Immigrati a Picenengo, il centrosinistra difende le scelte del Comune

La vicenda delle ex scuole elementari di Picenengo utilizzate come presidio di emergenza per ospitare i numerosi arrivi di migranti e richiedenti asilo continua a far discutere le forze politiche del territorio. Così, dopo la protesta di sabato mattina da parte della Lega e di Casa Pound, arriva la risposta del centrosinistra cremonese (Pd, Fnlc, Sinistra per Cremona), che difende la scelta del Comune. “Sappiamo perfettamente quanto la questione immigrazione sia complessa e delicata – evidenziano in una nota -. Complessa perché coinvolge equilibri e problematiche di intere aree del mondo; delicata perché suscita comprensibilmente tensioni, paure e anche rabbia in molte persone”.

Anche il fatto che il numero degli arrivi sia notevolmente aumentato nel corso delle ultime settimane non ha contribuito, e “Cremona ha dato la massima disponibilità per cercare di affrontare l’emergenza, rispondendo alle richieste del Governo. Le istituzioni pubbliche (Prefettura e Comune), le associazioni di volontariato laico, come Arci e quelle religiose (Caritas in particolare e Parrocchie) hanno cercato  soluzioni, spesso tampone, per far fronte ad una situazione difficilmente prevedibile per quanto riguarda i tempi e il numero degli arrivi. Si sono cercate anche soluzioni fuori dalla logica dell’emergenza, rafforzando progetti come lo Sprar”.

Dunque in una situazione di emergenza, si arriva a soluzioni estreme: l’utilizzo dell’edificio scolastico di Picenengo è stata, per il Comune, “l’ultima possibile soluzione che Cremona può offrire per far fronte alla situazione complessa che si è presentata ancora anche nei giorni scorsi – si legge ancora nella nota -. E’ una soluzione di emergenza che serve a dare risposte nell’immediato ma può servire a trasformare l’emergenza in opportunità, intervenendo su quel luogo così da porre rimedio alla situazione di degrado, coinvolgendo anche realtà lavorative locali per la gestione della situazione”.

Insomma, perché non trasformarlo in un punto di accoglienza? Questo si chiedono i partiti di maggioranza. “L’edificio da anni infatti attende di essere sistemato, vista anche la presenza di 3 famiglie che vi risiedono da circa 5 anni. A tal proposito giova anche ricordare che la precedente Amministrazione non ha fatto nessun lavoro di manutenzione su quell’edificio”.

L’Amministrazione Galimberti “sta dunque semplicemente portando avanti quanto ha sempre detto su queste tematiche: Cremona sa essere città aperta ed accogliente, senza dimenticare le necessità ed i problemi dei suoi cittadini; sa affrontare i problemi non con gli slogan ma provando a trasformare le emergenze in opportunità – continua la nota del centrosinistra -. Crediamo sia quindi davvero pretestuoso e strumentale quanto accaduto stamane a Picenengo! Riteniamo inoltre quanto meno singolare, almeno dal punto di vista istituzionale, la presenza di una senatrice della Repubblica e quella  di un assessore regionale, dai quali ci aspettiamo il massimo impegno per affrontare queste problematiche nelle sedi opportune, dove possono essere prese decisioni concrete e risolutive. Auspichiamo inoltre che anche altre città facciano la loro parte, come ha fatto Cremona finora!
Non possiamo pensare di salvarci sfuggendo alle responsabilità e strumentalizzando le paure. Dobbiamo affrontare i problemi con razionalità, realismo e concretezza! E’ una questione di  responsabilità politica oltre che di umanità  e di civiltà”.

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