Quattro treni soppressi in poche ore Alloni: 'Lombardia fanalino di coda'
Raffica di soppressioni lungo la linea Mantova-Cremona-Milano, che nel pomeriggio di mercoledì hanno creato non pochi disagi ai pendolari. Tutto è iniziato con la cancellazione del 33455 delle 14.20 (Milano-Mantova) a causa di un guasto. Poi i problemi si sono presentati per il Mantova-Milano delle 16.48, che ha terminato la propria corsa a Codogno. Nel frattempo è stato dato l’annuncio della cancellazione del Milano-Cremona delle 16.36, seguita da altre due soppressioni: il Mantova-Piadena delle 18.14, e il Cremona-Treviglio delle 18.43.
Una situazione pesantissima, denunciata anche da Agostino Alloni, che fa un bilancio del primo semestre della nuova gestione del trasporto ferroviario regionale. “Sulla base dei dati raccolti riteniamo che il servizio ferroviario offerto sia ancora largamente insufficiente – dichiara Alloni – rispetto al 90% auspicato da Trenord ad inizio anno ad oggi l’indice di puntualità nei giorni festivi nelle ore di punta è sceso in tre mesi dall’82 al 77% segnando un ribasso di ben cinque punti percentuali. Per non parlare del numero delle soppressioni, che tanto fanno infuriare i pendolari, che hanno subito sempre nello stesso periodo, un incremento di quasi 150 treni cancellati. Non si può andare avanti così senza un piano industriale serio e con una gestione da parte della Regione da dilettanti allo sbaraglio: ancora oggi non si conoscono con esattezza quanti treni nuovi circolano sulla rete ferroviaria regionale e quali linee servono – precisa -, per non parlare di quelli che ancora devono essere immessi sui quali a richiesta ufficiale all’assessore Sorte abbiamo avuto solo risposte vaghe”.
Ed è proprio sull’operato dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Sorte che il consigliere Alloni rivolge la sua critica. “L’assessore è un gran chiacchierone, abbiamo lasciato sei mesi di tempo a lui e all’amministratore delegato di Trenord di insediarsi e di operare per il bene dei pendolari lombardi. Tirando le prime somme possiamo dire con certezza che il piano puntualità decantato a gennaio è fallito. Una disfatta che diventa ancor più evidente se si paragonano i dati della Lombardia con il resto del nord Italia: la nostra regione è fanalino di coda – continua – segna uno scarto negativo che varia dai cinque ai dieci punti percentuali. Ad oggi, inoltre, ancora non è dato sapere come verrà riorganizzato il sistema ferroviario una volta concluso Expo. L’unica certezza è il piano di razionalizzazione annunciato per l’intero mese di agosto che svantaggia, e non poco, interi territori: penso ad esempio alla linea Cremona –Crema – Treviglio e alla Cremona – Piadena – Mantova, ed ai collegamenti da Milano verso Bergamo e Brescia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA