Cronaca

Parco Adda Sud, alla scoperta del fiume con il “sentiero della salute” fra Rivolta e Lodi

E’ lunga 22 chilometri e si snoda da Rivolta a Lodi fra boschi e campi, argini e gerali. E’ la “green way” dell’Adda realizzata dal Parco Adda Sud in collaborazione con i comuni, le province di Lodi e Cremona e la Regione Lombardia. “E’ un sentiero dell’ambiente e della salute attraverso il quale – spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud – abbiamo voluto dare ai cittadini la possibilità di avvicinarsi ancora di più al fiume in modo da amarlo e rispettarlo”.
Il nuovo percorso naturalistico ciclopedonale verrà inaugurato sabato 29 ottobre 2011 alle ore 10 presso il Ponte Vecchio di Rivolta d’Adda alla presenza dei vertici del Parco oltre che di Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi, Massimiliano Salini, Presidente della Provincia di Cremona, Elena Maiocchi e Nancy Capezzera, assessori della Provincia di Lodi, Gianluca Pinotti e Giovanni Leoni, assessori della Provincia di Cremona insieme a sindaci; Fabio Maria Calvi (Rivolta d’Adda), Giovanni Fazzi (Merlino), Italo Vicardi (Comazzo), Livio Bossi (Boffalora d’Adda), Paolo Della Maggiore (Zelo Buon Persico) e Paolo Riccaboni (Spino d’Adda).
Il sentiero segue, dove possibile, il corso dell’Adda incrociando manufatti idraulici di rara bellezza, come ad esempio le porte del Canale Vacchelli, “che restano a testimonianza di un mondo contadino che ha sempre considerato l’acqua come amica per il bene dei campi e delle colture che da secoli contraddistinguono questa parte rigogliosa della Pianura Padana” spiega ancora il Presidente Silverio Gori. La pista ciclabile fra Spino,   Boffalora e Rivolta d’Adda, costituisce il cuore di tutti percorsi verdi fra il nord e sud del fiume Adda., collegando senza interruzioni gli altri percorsi dell’area bergamasca e del Mantovano, in un’ideale strada verde che va dal lago di Lecco fino al grande fiume transitando lungo la sponda sinistra nei territori lodigiani e cremonesi.
Il progetto presentato dal Parco Adda Sud e finanziato all’interno di un piano di interventi sostenuto dall’Unione Europea, ha previsto il recupero di sentieri di campagna in parte già esistenti per realizzare unico percorso in terra battuta, con un larghezza media di due metri e mezzo, con 4 attraversamenti sulle rogge e canali: uno a Boffalora, uno a Spino sul canale scolmatore e due fra Merlino, Comazzo e Zelo.

 

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