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La Pomì premiata in Regione da Maroni, Rossi e Djokovic Poi tappa alla Gazzetta

AGGIORNAMENTO – Le giocatrici della Pomì sono state ricevute in mattinata in Regione, negli uffici dell’assessore allo Sport Antonio Rossi. “Il vostro scudetto – ha dichiarato l’assessore – è il simbolo più bello del sapersi impegnare per un traguardo e di non mollare davvero mai”.

Presenti per l’occasione anche il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e il presidente Fipav Lombardia Adriano Pucci Mossotti. La squadra, in seguito, è stata premiata dal presidente Roberto Maroni e dall’assessore Rossi in Piazza Città di Lombardia, in occasione dell’incontro con il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic.

“Non si è ancora spenta l’emozione per la partita vista in tv con la mia famiglia – ha spiegato l’assessore – e ho  voluto incontrarvi di persona perché voi rappresentate un simbolo di sport vero, pulito”. L’assessore ha lodato anche la caparbietà delle giocatrici che, nonostante il disagio di doversi spostare dal proprio palazzetto in quanto quello di Viadana, dove giocavano abitualmente, è crollato a causa della neve, non hanno mollato e hanno continuato “a perseguire i risultati”. Del resto, secondo Rossi, non è stato un male il trasferimento a Cremona: “Una fatica che vi ha viste ‘adottate’ da Cremona con una media di quattromila spettatori a gara, con tanti che vi hanno seguito a Novara per vedervi poi conquistare lo scudetto”.

Grandi lodi sono andate anche alla società: “Avete superato anche le difficoltà del palazzetto grazie alla vostra tenacia, a una società sana e solida e a un main sponsor come Pomì che vi è a fianco da 5 anni e ha deciso di restarci per altri 5: da Casalmaggiore arriva quindi un esempio per lo sport lombardo sia sul campo sia sul fronte del sostegno come sponsor”.

ALLA GAZZETTA – La seconda parte della giornata meneghina, dopo l’accoglienza riservata dal palazzo di Regione Lombardia, ha accolto la Pomì anche presso la nuova sede di Rcs, dunque della Gazzetta dello Sport, in via Angelo Rizzoli a Crescenzago, periferia di Milano. L’arrivo della squadra alla sede del più importante e prestigioso quotidiano sportiva nazionale, nonché il più venduto, è stato benedetto direttamente dal direttore Andrea Monti e dal caporedattore Antonio Cantù, oltre che dai capiservizio, che ne hanno approfittato per fare domande, per carpire il segreto del più clamoroso Scudetto di sempre nella pallavolo femminile e ovviamente per complimentarsi con le ragazze di Mazzanti. La delegazione era davvero al completo, a parte tre giocatrici come Gibbemeyer e Stevanovic (già partite per il ritiro delle rispettive Nazionali) oltre a Ortolani, rimasta a casa a fare la mamma, e Quiligotti. Con lo staff tecnico e la dirigenza, con il presidente Massimo Boselli Botturi, anche Tino Vaia, ad del Consorzio Casalasco del Pomodoro, ha scattato foto con la Coppa e ha firmato, assieme alle ragazze, l’ultima pagina della Gazzetta di lunedì, sponsorizzata proprio da Pomì per ringraziare le atlete dell’impresa.

Il tempo per qualche click, per una seduta da book fotografico, per emozionarsi dinnanzi alle grandi copertina storiche della rosea e per svelare che il colore sociale a Casalmaggiore venne scelto non solo per la femminilità del volley del gentil sesso, ma anche in onore proprio della mitica Gazza. Una scelta presa nel 2009, un anno dopo l’iniziale adozione, alla fondazione, della maglia bianco e blu, colori del comune di Casalmaggiore. Un tour che si è concluso, dopo una puntatina a Gazzetta Tv durante il tg, in sala Candido Cannavò, dinnanzi alle foto dei direttori che hanno costellato la storia di Gazzetta, da Eugenio Camillo Costamagna ed Eliso Rivera, i capostipiti, a Carlo Verdelli, predecessore di Monti. Un brindisi di fine anno e poi il rompete le righe. Per una mattinata intensa, tanto che, come ha ammesso la stessa Vale Tirozzi, capitano del team, affatica quasi più di una partita di finale. Ma col sorriso e con uno Scudetto in tasca (per tutte, tranne Ortolani, il primo in assoluto) anche lo sforzo si sente meno.

LA SOCIETA’ – “Una stagione esaltante conclusasi nel miglior modo possibile. – commenta Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, proprietario del marchio Pomì. – Un ringraziamento va sia a queste ragazze che con grande grinta e perseveranza hanno lottato fino alla fine per raggiungere l’obiettivo, sia al pubblico che gara dopo gara, ha trascinato questa squadra con straordinario entusiasmo e partecipazione. Pomì oggi è sinonimo non solo di sport, ma anche di grande passione, lavoro di squadra e competenza: valori sani di una filosofia che da sempre promuoviamo attraverso i nostri prodotti”.

Il successo sul campo dell’Igor Gorgonzola Novara, in gara cinque di finale play-off scudetto, vale alla formazione di Davide Mazzanti la conquista del tricolore. Un risultato storico per la squadra casalasca, ottenuto al termine di una sfida infinità con la corazzata piemontese dominatrice della regular season, e coronato al termine di un match che l’ha vista aggiudicarsi il primo set, subire il ritorno delle padrone di casa e volare poi a chiudere al quarto parziale respingendo la rimonta delle ragazze di Pedullà. Al suo secondo anno nel massimo campionato nazionale la Pomì sale sul tetto d’Italia per la gioia di un’intera provincia che dall’approdo a Cremona della squadra dopo il crollo del Pala Farina di Viadana si è appassionata alle sue vicende e si è identificata con il suo spirito di sacrificio e la sua voglia di non darsi mai per vinta.

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