Ambiente

Rifiuti, scintille a riunione tra Comune e amministratori condominio

AGGIORNAMENTO –  Si preannuncia in salita la strada delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti, con l’estensione della differenziata porta a porta in tutta la città e la necessità per i condomini fino a 40 unità abitative, di portare sulla strada i rifiuti prodotti. Forte opposizione è giunta dagli amministratori di condominio rappresentati dall’Anaci, martedì scorso, durante un incontro tecnico alla presenza degli assessori  all’Ambiente  e al Bilancio Alessia Manfredini e Maurizio Manzi, oltre che dei tecnici comunali, di quelli di Aem Gestioni e  e di una consulente.

“Ci hanno convocato per spiegarci cose già decise”, afferma Enea Bonelli, presidente provinciale dell’associazione che raggruppa una cinquantina di professionisti della provincia. “Mi aspettavo risposte ai dubbi che avevamo espresso in una precedente riunione più ristretta, invece non ce ne sono state. Ad esempio non si capisce la finalità di smantellare un servizio che funziona benissimo come quello finora svolto da Aem”. Ossia l’ingresso degli operatori negli spazi condominiali dove vengono tenuti i bidoni dei rifiuti, differenziati e non. Secondo le nuove linee rifiuti varate dall’amministrazione comunale, invece Aem è chiamata già da luglio ad abbandonare questa strada e i rifiuti dovranno essere portati fuori, sul marciapiede, dai singoli condomini. Tutto continuerà come adesso, invece, per gli immobili superiori alle 40 unità, che dovrebbero essere 59 in tutta la città. La novità comporta una serie di problemi che alcuni stanno già sperimentando. Un condominio di 42 unità in città, ad esempio, sta attuando per altri motivi il nuovo modello. In un anno ha speso 4600 euro in più per pagare gli addetti che spostano i vari bidoni dal locale rifiuti (che sta al piano interrato) al piano strada e viceversa. Le operazioni devono essere svolte in fasce orare ben precise, a seconda dei passaggi dei camion di raccolta. E gli addetti vanno pagati.

Ci sono poi altri problemi. “Bisogna fare i conti con una popolazione cittadina che sta cambiando anche come composizione sociale. Non in tutti i condomini gli inquilini sono così ligi a differenziare i rifiuti e così capita di trovare lavatrici rotte quant’altro vicino ai bidoni.  Basterebbe poco per rimediare, visto che Aem garantisce servizio di rimozione degli ingombranti a domicilio. Eppure tanta gente non ha questa mentalità, quindi è lecito aspettarsi molta anarchia con le nuove regole”, afferma Bonelli. Preoccupa poi il fatto che i bidoni, pieni o vuoti sul marciapiede, possano provocare danni o infortuni, ad esempio nel caso di disabili che non vedono o non riescono ad evitare l’ostacolo. Gli amministratori sono preoccupati delle eventuali azioni per responsabilità civile che potrebbero derivarne, come pure del fatto che contenitori esposti sul suolo pubblico possano essere rotti per banale vandalismo.

A fronte di questi problemi, Bonelli si chiede “perché viene fatto tutto ciò? Perché facilita la vita o fa risparmiare i nostri condomini? Questo potrebbe essere un motivo, ma se invece viene fatto perché gli amministratori vogliono una medaglia, allora non mi sta bene. La nostra parte la facciamo già, mettendo i locali a disposizione e seguendo le direttive; se poi dobbiamo migliorare, siamo più che disponibili a farlo,  ma al momento non vediamo alcun beneficio pratico da questa novità, anzi per noi è un enorme disservizio. Ripeto: se serve cambiare qualcosa siamo disponibili, ma ricordiamoci che sarà completamente a carico del cittadino”. Tra l’altro agli amministratori di condominio Ammininon sarebbe stato quantificato il beneficio economico sulla Tari derivante dall’operazione: pare che le simulazioni su aggravio di costi che l’Aem dovrà sopportare per l’estensione del porta a porta, e risparmi derivanti da una maggiore raccolta differenziata siano nettamente a sfavore sul piano economico.  “Speriamo che l’amministrazione si ricreda e non smantelli un modello che ha  sempre funzionato benissimo grazie ad Aem”, conclude il rappresentante degli amministratori.

IL COMUNE: COSI’ MIGLIOREREMO LA CITTA’ –  Sull’incontro con gli amministratori di condominio riguardante l’estensione del servizio di raccolta differenziata porta a porta a tutta la città con l’obiettivo del 70%, l’Amministrazione dichiara: “Nessuna medaglia e nessun smantellamento del servizio, ma voglia di migliorare la nostra città e di portare il servizio di raccolta dei rifiuti al passo con quello attivato in 1328 città italiane (quasi 8 milioni di cittadini) che hanno superato il 65% di raccolta differenziata (dati Comuni ricicloni 2014). Con gli amministratori di condominio c’è stato un primo confronto, alla presenza dei tecnici di Aem Gestioni, sulle linee guida del nuovo servizio. Come detto anche durante l’incontro, certamente ci saranno altre occasioni di confronto con gli amministratori di condominio, con cittadini, associazioni, forze politiche, durante le quali entrare puntualmente nel merito del servizio, in vista dell’imminente campagna di comunicazione che arriverà a breve in tutte le case dei cittadini cremonesi”

Giuliana Biagi

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