Assalto al comando dei vigili urbani: ecco le riprese video interne Arrestati due frequentatori del Kavarna 'Le indagini non sono finite'
Sopra e in fondo, due riprese video dei danneggiamenti contro il comando dei vigili
AGGIORNAMENTO – Due frequentatori del Kavarna sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di devastazione e saccheggio per danni provocati durante la manifestazione dei centri sociali degenerata in violenza il 24 gennaio. In carcere, a Cà del Ferro, si trovano da alcune ore due ragazzi prossimi ai 21 anni, un cremonese residente in città, Mattia Croce, e un cittadino bresciano della zona del lago d’Iseo, Aioub Babassi. Dalla Questura fanno sapere che il quadro accusatorio parla di un loro accanimento in primis contro il comando della polizia municipale (come noto parzialmente distrutto quel giorno) e nei confronti di altri beni nell’area interessata dalla manifestazione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia il cremonese è addirittura entrato all’interno del comando. L’indagine si è sviluppata anche tramite accertamenti su materiale video.
Nel corso delle perquisizioni eseguite contestualmente all’arresto sono stati rinvenuti “vestiti identici a quelli indossati durante i danneggiamenti”, ha detto il dirigente della Digos, Angelo Lonardo, martedì mattina in Questura, dove sono stati delineati i risultati. I due arrestati risultano senza lavoro e non attivi sul piano dello studio. Alle loro spalle, hanno spiegato gli investigatori, guai per partecipazioni a manifestazioni non autorizzate, rave party, invasioni di terreni ed edifici, deturpamento, imbrattamento, droga, ricettazione e furto. Per i due arrestati previsti giovedì gli interrogatori di garanzia davanti al giudice Letizia Platè.
Presenti, inoltre, negli uffici della polizia martedì mattina il procuratore capo Roberto di Martino, che ha seguito l’indagine il cui fascicolo è nelle mani del pm Fabio Saponara. il questore Vincenzo Rossetto, il vicequestore vicario Gerardo Acquaviva, il dirigente della Squadra mobile Nicola Lelario e il comandante dei vigili Pierluigi Sforza. “Una risposta della città a fatti intollerabili”, ha dichiarato di Martino. E non è finita qui, ha assicurato il procuratore, che ha inoltre ringraziato le forze dell’ordine per “l’equilibrio durante la manifestazione”: “Bisogna tenere conto del fatto che si doveva tutelare il bene fisico delle persone”.
Dichiarazioni sono state rilasciate anche dal questore Rossetto, intervenuto pubblicamente per la prima volta sulla vicenda: “Un ringraziamento a tutti i miei collaboratori, come il vicario Acquaviva, la dottoressa Adele Belluso (vicequestore aggiunto, ndr), quelli oggi presenti e quelli non presenti, impegnati a garantire l’ordine pubblico. La presenza del comandante Sforza qui non è un caso, rinnoviamo la vicinanza alla polizia locale e il ringraziamento per quanto fatto quel giorno”. “Quel giorno – è andato avanti – non si è verificato ciò che temevamo, il rischio era una devastazione della città, con possibili danni pure al patrimonio artistico e culturale. Il corteo, lo ricordo, non era stato notificato con le dovute formalità. Il contatto fisico è stato evitato grazie all’utilizzo dei lacrimogeni. Le indagini non sono finite. E sono a buon punto quelle sui fatti avvenuti il 18 gennaio (in cui è rimasto ferito l’esponente del centro sociale Dordoni Emilio Visigalli, ndr)”. “E’ un lavoro certosino – ha concluso Rossetto riferendosi agli accertamenti avviati sulle violenze del 24 gennaio – che si svolge visionando tra le altre cose filmati fatti preventivamente prima che i manifestanti violenti si travisassero”. Ringraziamenti, a nome dell’Amministrazione comunale, sono stati portati in Questura dal comandante dei vigili Sforza. Nell’occasione il questore Rossetto ha rimarcato l’importanza della collaborazione instaurata tre varie forze.
LA REAZIONE DEL COMUNE – “Una prima risposta davvero importante alla città ferita dai gravi fatti avvenuti a gennaio – commentano il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore Barbara Manfredini -. Ringraziamo il procuratore Roberto di Martino e tutta la Procura, il prefetto Paola Picciafiochi, il questore Vincenzo Rossetto, il vicequestore Gerardo Acquaviva e tutti i loro collaboratori, il comandante dei carabinieri Cesare Lenti e il comandante della guardia di finanza Alfonso Ghiraldini per il lavoro svolto fin dall’inizio di questa vicenda che ha scosso profondamente tutta la cittadinanza. Con un lavoro collettivo e coordinato, con estremo equilibrio e competenza, le forze dell’ordine hanno gestito, prima, durante e dopo la manifestazione, l’ordine pubblico evitando gravi danni alle persone e salvaguardando il patrimonio artistico della città. Ringraziamo il comandate della polizia locale Pierluigi Sforza e tutti gli agenti per la loro importante attività condotta in sinergia con le altre forze dell’ordine. Il fatto che i primi arresti siano collegati proprio all’assalto al nostro comando è un segnale importante di risposta alla violazione subita: ringraziamo davvero tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questo primo risultato, fondamentale e sinergico, segno della collaborazione preziosa che è in atto tra tutte le forze dell’ordine e le istituzioni. Continuiamo ad operare in sinergia per individuare i responsabili di odi vigliacchi coperti da ideologie, qualunque siano le ideologie, per garantire sicurezza e ordine pubblico, per affermare di nuovo e insieme che Cremona è città democratica, città della pace”.
Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it
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