'Sindacalista fa sciopero della fame, giù la valutazione annuale': è polemica
Sopra, il carcere e Mastrulli
Il segretario nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Cosp, Domenico Mastrulli, attacca per la diminuzione del punteggio del giudizio annuale decisa nei confronti dell’agente di custodia Mauro Cenicola, segretario regionale del Cosp, per aver effettuato “libero dal servizio, con il proprio congedo ordinario e nelle legittime attività sindacali, uno sciopero della fame dinanzi al carcere per rivendicare le prerogative sindacali e pubblicistiche inibite sempre dalla stessa amministrazione cremonese, ancora oggi” (vedi link in basso). Cenicola aveva protestato davanti ai cancelli a dicembre per poter svolgere attività informativa attraverso la bacheca sindacale (pratica negata con la motivazione che la sigla sindacale non ha un adesione di almeno il 5% a livello nazionale). Il punteggio di valutazione del 2014 è passato da 30 a 29 punti.
Non è l’unico motivo per cui il segretario nazionale del Cosp attacca: “E’ stata avviata una campagna di procedimenti disciplinari da parte dell’amministrazione penitenziaria cremonese contro propri agenti in servizio per la sola ipotesi di aver potuto fornire notizie alla segreteria generale nazionale su fatti interni e per il solo fatto di appartenere alla sigla che ha successivamente, a tarda giornata, distante dagli eventi, diffuso dichiarazioni stampa sui rischi del personale”. “Assurdità nell’assurdità – aggiunge – sarebbe il fatto che il funzionario istruttore delegato dall’ufficio regionale del Prap (Provveditorato di amministrazione penitenziaria, ndr) di Milano ha disposto, dopo legittima richiesta scritta del dipendente, solo parziale consegna degli atti, inibendo una completa visione degli atti del fascicolo, ostacolando il diritto completo e generale di difesa”.
Il Cosp si è rivolto al ministro della Giustizia “affinché disponga un’ispezione e per valutare un avvicendamento al vertice della struttura penitenziaria”.
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