Cronaca

Sap: 'A Cremona destinati 3,4 milioni per gli immigrati Ricordarsi anche della polizia'

“A Cremona il Governo ha destinato circa 3,4 milioni di euro per gli immigrati come si legge nel bando di gara per l’affidamento del servizio di accoglienza. Non abbiamo nulla contro i richiedenti asilo. Ma ci si ricordi anche dei poliziotti, per i quali, ad esempio, non è ancora stato firmato il decreto che autorizza il pagamento degli straordinari di gennaio e febbraio”. E’ il messaggio della segreteria provinciale del sindacato Sap, che torna sulla situazione non semplice nella quale lavora il personale della polizia.

“Ancora una volta i poliziotti vengono dopo tutti gli altri – esordisce una nota del sindacato -. Abbiamo letto e scaricato dal sito internet della Prefettura di Cremona il bando di gara relativo all’affidamento del servizio di accoglienza in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e della gestione dei servizi connessi nell’ambito di Cremona e Provincia. Scorrendo le pagine del bando, liberamente consultabile in rete, si legge come la procedura di gara sia finalizzata all’affidamento del servizio di gestione ed accoglienza presso le strutture messe a disposizione in Cremona e provincia dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale che verranno loro affidati in caso di disposizione da parte del Ministero dell’Interno-Prefettura di Cremona. La quota di cittadini stranieri prevista per il 2015 è di 295 cittadini stranieri, incrementabili di un’ulteriore quota del 20% per fronteggiare ulteriori assegnazioni a livello provinciale nell’ambito del Tavolo di Coordinamento regionale”.

“La spesa presunta, ai fini dell’elaborazione degli atti della gara, è stata stimata in euro 3.417.000,00, oltre Iva – continua la segreteria provinciale del Sap -. Continuando nella lettura sono specificate tutte le caratteristiche del servizio che l’aggiudicatario della gara dovrà garantire per sette giorni la settimana quali: somministrazione di prima colazione, pranzo e cena (nella scelta degli alimenti sarà posta la massima cura nel proporre menù non in contrasto con i principi e le abitudini alimentari degli ospiti. In particolare dovranno essere rispettati tutti i vincoli costituiti da regole alimentari dettate dalle diverse scelte religiose. In caso di particolari prescrizioni mediche, di allergie dichiarate o accertate, dovranno essere fornite diete adeguate. I generi alimentari dovranno essere di prima qualità e garantiti a tutti gli effetti di legge per quanto riguarda la genuinità, lo stato di conservazione e l’igiene. I pasti dovranno essere serviti con adeguati materiali atti al loro consumo); effetti letterecci, materasso, cuscino, lenzuola, federe e coperte, che saranno periodicamente cambiati per l’avvio ai servizi di lavanderia, e quant’altro utile al confort della persona; prodotti per l’igiene personale e vestiario; erogazione del “pocket money” nella misura di Euro 2,50 pro capite/pro die, fino ad un massimo di Euro 7,50 per nucleo familiare, da erogare sotto forma di “buoni” (spendibili in strutture ed esercenti convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico); erogazione di una tessera/ricarica telefonica di Euro 15,00 all’ingresso”. Vengono inoltre ricordati altri servizi previsti, come “l’assistenza linguistica e culturale”, il “servizio di informazione sulla normativa concernente l’immigrazione i diritti e doveri e condizione dello straniero”, il “sostegno socio psicologico” e “l’assistenza sanitaria”.

Si arriva quindi al nocciolo della questione: “Si tratta chiaramente di bandi di gara previsti a livello nazionale. A Cremona il Governo ha quindi stanziato 3.417.000,00 euro per gli immigrati. Ci chiediamo se questi soldi siano già disponibili negli appositi capitoli della Prefettura e quindi pronti ad essere erogati. Sapete perché scriviamo tutto questo e perché ci facciamo questa domanda? Perché a tutt’oggi, invece, per i poliziotti non è stato ancora firmato, come succede tutti gli anni, il decreto del ministero dell’Economia che autorizza il pagamento degli straordinari effettuati nei mesi di gennaio e febbraio. Gli straordinari di gennaio, quindi, non saranno pagati nello stipendio di marzo e, se andrà tutto bene, verranno verosimilmente liquidati nella busta paga del mese di aprile, cioè tre mesi dopo la loro effettuazione. Ovviamente sappiamo che le procedure contabili dei bilanci dello Stato sono complesse all’inizio di ogni nuovo esercizio finanziario e non abbiamo nulla contro i migranti richiedenti asilo. Ci piacerebbe solo che le giuste attenzioni riservate loro fossero garantite anche ai poliziotti che quotidianamente garantiscono la sicurezza dei cittadini. Se i soldi del bando di gara fossero già disponibili (speriamo di riuscire a saperlo), mentre quelli del personale della polizia sono tuttora ‘congelati’ in attesa di autorizzazione allora, sarebbe l’ennesima triste mancanza di considerazione che andrebbe ad unirsi a quelle che da molti mesi denunciamo a livello nazionale. La nostra mobilitazione e le nostre denunce continueranno, statene certi”.

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