Cronaca

Autostoppisti moldavi in arresto, polstrada ritrova mezzo e beni rubati

Nelle foto, materiale sequestrato

Due ragazzi moldavi sono stati bloccati in A21 dalla polizia stradale e devono ora rispondere dell’accusa di ricettazione. Gli agenti hanno ritrovato una macchina rubata, parti di automobili Bmw e vestiario di una società sportiva vittima di un furto. I poliziotti sono intervenuti martedì mattina, attorno alle 10, dopo una segnalazione arrivata in sala operativa che parlava della presenza di due persone intente a fare autostop all’altezza di Persico Dosimo, in direzione nord. Circa 400 metri prima del punto indicato una pattuglia in servizio in A21 attivata per il controllo ha notato la presenza di una Fiat Panda azzurra abbandonata, aperta e con la chiave ancora nel quadro, un mezzo risultato rubato. Gli agenti si sono poi mossi alla ricerca degli autostoppisti e grazie alle indicazioni di addetti dell’autostrada hanno individuato i due nei pressi del cavalcavia in località Aspice, dove si erano accovacciati e nascosti al passaggio della macchina della polstrada. La successiva fuga a piedi dei due moldavi nelle proprietà attigue alla A21 è stata fermata dagli agenti e, con il supporto di una seconda pattuglia in servizio viabilità che si è diretta sotto il cavalcavia, sono scattate le manette: i poliziotti hanno infatti rincorso i due e li hanno immobilizzati dopo circa 500 metri.

I cittadini moldavi (un 21enne e un 19enne entrati in Italia tra gennaio e febbraio, note le iniziali: M.I. e P.D.) sono stati trovati in possesso di un borsone con diverso materiale, tra cui arnesi da scasso e abbigliamento sportivo di una società di Cernusco sul Naviglio colpita da un furto in magazzino. A bordo del veicolo abbandonato, riconducibile ai due, è emersa la presenza di autoradio e di display e mascherine per cd di recente produzione Bmw (avviati gli accertamenti per risalire ai veicoli da cui sono stati asportati). Non solo. Trovati, inoltre, due gps e un telepass rubato un paio di giorni fa. Nell’elenco del materiale sequestrato figurano anche due cellulari.

Per entrambi i moldavi, nei confronti dei quali è stato emesso un fermo di polizia giudiziaria prima del trasferimento in carcere, l’accusa principale è di ricettazione ma dovranno anche difendersi dai sospetti circa il possesso di arnesi utili per lo scasso.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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