Cronaca

Testamento biologico, Galimberti non si esprime Ok a mozione Lanfredi

La mozione di Maria Lucia Lanfredi che chiede l’istituzione di un registro per i testamenti biologici riceve l’approvazione del Consiglio comunale, grazie ai voti del Pd, della Sinistra e di parte della lista del sindaco Galimberti. Per l’esattezza, si tratta del “registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari”, che consente, quando l’individuo è ancora in buona salute, di decidere sul proprio “fine vita” in caso di incapacità d’intendere e di volere. 16 voti a favore, 1 contrario e 12 astenuti, tra cui lo stesso Galimberti, che ha chiesto la convocazione di una commissione ad hoc. Analogamente all’istituzione del registro unioni civili, il sindaco ha dichiarato di nutrire “incertezze, dei dubbi e ancora una volta ho una richiesta, che l’argomento venga portato in commissione. Non perché la commissione sia la panacea, ma come nell’altro caso sento la necessità di approfondimento e discussione. Sarebbe per me importante poter partecipare alla decisione. Non ho la velleità di interpretare il resto della Giunta”, ha concluso il sindaco. Sulla stessa lunghezza d’onda, anzi, “incredibilmente d’accordo con il sindaco Galimberti”, si è dichiarato Federico Fasani (Ncd), che ha dichiarato il voto contrario. “E’ un tema etico – ha aggiunto – ho i miei dubbi che sia il consiglio comunale il luogo adatto a parlarne, prima che lo Stato dia una definizione alla vicenda. Voto contrario anche da parte dei tre consiglieri di Forza Italia. Il capogruppo Ferruccio Giovetti, medico: “Nella bioetica nulla è semplice, nulla va dato per scontato; preferisco decidere di non decidere. Anche come medico esprimo grosse perplessità sul registro dei testamenti biologici”.

D’accordo con la mozione 5 Stelle il consigliere Bonali, che ha ricordato come lo scorso anno proprio la sinistra abbia raccolto le 345 firme della petizione che chiede il testamento biologico. Parere favorevole anche da parte di Stefania Telli (medico ed esponente di Fare nuova la città), che però ha sottolineato il carattere personale del voto;  decisamente a favore la consigliera Lia a Beccara del Pd, anch’essa medico. Il capogruppo del Pd Rodolfo Bona si è detto favorevole al testo, ma portando la discussione in commissione, dando un indirizzo ai lavori e dando anche dei tempi: “Riteniamo che i tempi siano maturi per affrontare l’argomento. Quindi voteremo a  favore”. Enrico Manfredini (capogruppo di Fare nuova la città): “Non esiste la malattia ma esiste il malato. Io sono in sintonia con il sindaco; ci sono tutta una serie di aree, come quelle che capitano in rianimazione, che non si possono assolutamente definire in maniera chiara. Io voterò a favore, ma che si vada in commissione”.

Astenuti i consiglieri di Obiettivo Cremona con Perri.

Lanfredi ha sottolineato come il deposito del testamento biologico sia un’opportunità per i cittadini e non un obbligo, particolarmente utile per i tanti che vivono soli. In Comune sono già stati depositati, e sono custoditi in cassaforte, ben 117 dichiarazioni di fine vita.

g.b.

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