Politica

Gruppo Aem, Galimberti: 'Razionalizzazione entro il 31 marzo'

La razionalizzazione del Gruppo di Aem dovrà essere conclusa entro il 31 di marzo. Lo ha detto il sindaco Gianluca Galimberti, in risposta all’interrogazione presentata in Consiglio comunale dal consigliere Ncd Federico Fasani. “Condividiamo che occorra un’azione più incisiva, rispetto al passato, di indirizzo e controllo ed è appunto ciò che stiamo mettendo in atto in coerenza con la normativa nazionale e i regolamenti comunali (approvati dalla precedente Amministrazione) – ha detto il sindaco -. Il ripensamento della governance di Aem non può prescindere dai contenuti della recente Legge di stabilità nr. 190 del 23 dicembre 2014 (Art. 1 comma 611) la quale prevede che entro il 31 marzo 2015 gli Enti Locali approvino un piano operativo di razionalizzazione delle società direttamente ed indirettamente detenute”.

In questa fase, il CdA di Aem, che ha iniziato ad operare, “sta prendendo visione delle situazioni presenti in tutte le società del gruppo, approfondendo particolarmente e prioritariamente le società che presentano maggiori criticità – evidenzia ancora Galimberti -. Inoltre, per quanto riguarda il rapporto con Lgh, è noto il lavoro che si sta facendo insieme agli altri sindaci degli altri territori e che troverà, sia nei contributi delle forze politiche che in ulteriori passaggi del Consiglio comunale e dalla Commissione competente, momenti ulteriori di analisi e decisioni”.

Intanto si conferma “il progetto di revisione, in una visione organica ed integrata degli affidamenti dei servizi pubblici, che porterà ad una razionalizzazione della mobilità cittadina, oggi frammentata nella gestione dei parcheggi a raso e dei parcheggi in struttura (svolte da AEM) e degli altri servizi/attività strumentali principalmente afferenti alla mobilità, anche attraverso una possibile riorganizzazione degli assetti societari”.

Per quanto riguarda la ricerca di un amministratore unico, riducendo i Cda, Galimberti ha ricordato che “Aem Spa ha capitale di 113 milioni, e quindi per legge può avere cda fino a 5 membri, che sono poi esattamente quelli che attualmente conta. Ricordiamo però che di questi, 2 operano a titolo gratuito e solo per un anno. Ci sarà quindi successivamente modo di valutare l’eventuale sostituzione dei consiglieri, o se ridurre il Cda a tre membri.

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