Politica

Province nel caos, Malvezzi: 'E' Renzi l'unico responsabile'

Dopo l’intervista rilasciata dal presidente della Provincia Carlo Vezzini a Cremonaoggi, arriva la risposta del consigliere regionale Carlo Malvezzi (Ncd), che sulla situazione delle province ha de-responsabilizzato la Regione, addossando ogni colpa allo Stato. “Le condizioni in cui oggi si trovano le Province hanno un solo responsabile: si chiama Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri – evidenzia Malvezzi -. Il quale attraverso un decreto ha prima deciso la soppressione di questi enti e poi ne ha decretato la morte per soffocamento finanziario, riducendo la disponibilità di risorse a loro indirizzata di un miliardo di euro, cioè l’equivalente del 50% del costo del personale di tutte le Province”.

“Analoga sorte – ha proseguito Malvezzi – lo stesso presidente del Consiglio intende riservarla alle Regioni, attraverso una riduzione di trasferimenti pari a 950 milioni di euro per la sola Lombardia e per il 2015. La sua proposta mira a ricentralizzare nelle mani dello Stato una molteplicità di funzioni oggi gestite a livello regionale. Si tratta di azioni che rispondono ad un disegno di destrutturazione dello Stato privo di adeguati contrappesi, senza garanzia, tra l’altro, di effettivi risparmi economici ma con una sicura perdita di rappresentanza dei territori e di qualità dei servizi”.

Malvezzi sottolinea inoltre che “in questo quadro, la Lombardia continua ad essere al vertice delle classifiche di virtuosità, con un residuo fiscale di 54,9 miliardi di euro versati allo Stato e un’erogazione di servizi considerati da tutti al top della qualità. La Lombardia sta facendo fino in fondo il suo lavoro. Il sottosegretario regionale con delega alle riforme istituzionali e agli enti locali, Daniele Nava e l’assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia hanno in corso un confronto con l’Unione delle Province Lombarde (UPL) con l’obiettivo di mantenere anche per quest’anno le stesse risorse (214 milioni di euro) alle Province nonostante, lo ribadisco, un taglio pesantissimo che regione Lombardia ha subìto da Roma. Nava e Garavaglia saranno in grado di chiudere l’accordo entro marzo, sempre che le Province siano in grado di esprimere una posizione unitaria”.

Nessuna incertezza nemmeno sulle funzioni da mantenere o trasferire ad altro livello, secondo il consigliere: “Il progetto di legge approvato dalla giunta regionale – ha concluso Malvezzi – prevede, oggi, il mantenimento di tutte le deleghe alle Province ad eccezione di quelle relative ad Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, riassegnate a Regione Lombardia. La situazione, ad oggi, è chiara ed è questa. Durante l’iter di approvazione in Consiglio regionale la proposta di legge potrà poi subire alcune modificazioni che tuttavia terranno conto delle valutazioni in corso nel confronto con l’Upl”.

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