Cronaca

Il procuratore Dell'Osso lancia l'allarme su smaltimento rifiuti nocivi

Lo smaltimento di rifiuti dannosi o nocivi è un’attività lievitata ormai a livelli insostenibili, per la quale “occorre una organizzazione criminalistica che non c’è mai stata. Adesso non siamo più di fronte ad una serie di episodi. E’ un vero e proprio ‘fenomeno’, quello dei rifiuti nocivi, che investe in pieno il territorio bresciano” e che si propaga in quelli confinanti, anche a Cremona. Le parole del procuratore generale presso la corte d’appello di Brescia, Pier Luigi Maria Dell’Osso, vanno diritto al cuore del problema nella serata organizzata dall’associazione Società Libera, in sala Maffei della Camera di Commercio, lunedì 16 febbraio.

Accanto al magistrato, non nuovo ad evidenziare  gli alti livelli di infiltrazione mafiosa nella Lombardia orientale, la presidente del Tribunale di Cremona Ines Marini, i politici Luciano Pizzetti (Pd), Massimiliano Salini (Ncd al parlamento europeo), il sindaco Gianluca Galimberti.Il pericolo maggiore della criminalità organizzata di stampo mafioso è quello delle connivenze che si insinuano nelle pieghe delle pubbliche amministrazioni, dell’industria, degli apparati finanziari, di chi opera societariamente a livello europeo ed extraeuropeo. Il Distretto di Brescia, che comprende anche i territori di Cremona, Bergamo e Mantova, è fortemente sottodimensionato in quanto a magistrati, solo 21, molto pochi rispetto non solo al confinante Milano, ma anche a realtà con minore densità abitativa. Di qui il problema di una sottovalutazione delle attività di criminalità organizzata nel territorio di cui Cremona fa parte a pieno titolo. “Sembra che Brescia sia figlia di un Dio minore, la nostra è una scarsità di risorse drammatica”, ha detto Dell’Osso. “Ci sono voluti 10 anni perchè finalmente arrivasse la Dia (direzione investigativa antimafia, da poco attivata presso il distretto bresciano)”.

Racket, estorsioni alle attività imprenditoriali e controllo del territorio sono le tre forme attraverso cui la malavita organizzata si è radicata nel nostro territorio. E all’interno di questi tre settori lo smaltimento illecito di rifiuti nocivi occupa un posto particolare, tale da poter definire, come fa il procuratore generale, il territorio bresciano come una ‘Terra dei fuochi 2’. “Questa non è una questione, è ‘la’ questione – precisa Dell’Osso . Laddove c’è ricchezza e possibilità di flussi enormi di denaro, c’è la mafia”. Dell’Osso parla del termovalorizzatore / inceneritore di Brescia, argomento che interessa da vicino anche Cremona. Dell’Osso evidenzia la furbizia della lingua italiana nel definire questo tipo di impianto: “Le due definizioni sono sinonimi, con connotazioni più o meno negative, a seconda della parola utilizzata: inceneritore ha un aspetto negativo, termovalorizzatore positivo. Ciascuna delle due denominazioni è regolata da una legislazione diversa che regolamenta il funzionamento dell’impianto, talvolta in conflitto con l’altra”. Ebbene, si chiede il procuratore generale,”questo termovalorizzatore ha la capacità di trattare 800mila tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno. Ma si calcola che i rifiuti di questa tipologia effettivamente bruciati siano 250 – 260 mila. Tuttavia, l’impianto funziona a pieno regime. Ma allora, quelle 500 – 600mila tonnellate di differenza che cosa sono? Sono altri rifiuti solidi urbani? No. Sono rifiuti nocivi? Scorie metalliche, tra le più dannose?”. Domande che al momento corrispondono ad altrettanti quesiti investigativi, su cui la Procura sta investigando, “con ipotesi che aprono uno scenario ancora più drammatico di quello che immaginavamo”. Infatti, nei pressi di Brescia, continua il pg – “abbiamo una montagna di rifiuti fatti arrivare qui da una società australiana. Perchè sono arrivati qui? Ci sono ulteriori affari in corso?”. Dubbi inquietanti, su cui l’attività di intelligence sta operando, attraverso indagini di tipo finanziario, magari senza ritorni immediati, “ma senza le quali non si battono le mafie né si combatte la produzione illecita di denaro”.

g.b.

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