Lettere

Dieci domande di un cremonese sull'emergenza neve

da g.m.

Caro direttore,

con la pioggia che cade,  finalmente ora molti problemi della neve  in città  diminuiranno. Premesso che è vero che molti cittadini sono capaci solo di lamentarsi invece di prendere anche loro  in mano la pala e se lo hanno fatto  è stato  solo per liberare l’auto o il passo carraio, vorrei ripercorrere con la memoria  comunque insieme questi giorni allucinanti e fare alcune domande.

1) Il meteo aveva avvertito della  notevole nevicata. Giusto?  Si è allora sottovalutata  la notizia o si è rimasti in attesa di conferme visto che a volte le previsioni sballano? Una delle due cose è sicura.

2) Perché è stata decisa la chiusura delle scuole alle ore 9  del venerdì quando chi aveva deciso di andare era già in aula e chi aveva deciso di stare a casa non era neppure uscito?  Il risultato:  ragazzi fuori, genitori in crisi, caos doppio e inutile specie per i minorenni e per chi, pendolare, non poteva andarsene  a casa prima.

3) I rapporti tra Comune e Prefettura  ultimamente non sono  idilliaci. Quando risolveranno in maniera drastica  e definitiva questa diatriba e questi  inutili balletti? (E non parlo ovviamente solamente  di neve).

4) Chi ingaggia i trattoristi  con le lame  e soprattutto chi li istruisce visto che alcuni di loro hanno fatto un bel po’ di casini bloccando un sacco di uscite, ammassando la neve negli  spazi per i disabili, rompendo abbattitori di velocità, liberando in varie zone solo i posteggi a pagamento, lasciando dei “muri invalicabili”, eccetera.

5) Non fa un po’ ridere chiedere alla Regione, come Comune del Nord, lo stato di calamità naturale per 40 cm di neve? Ci  si crede davvero? Perché non sono stati multati i condomini che non hanno fatto spalare la neve dei marciapiedi quando esiste una precisa ordinanza del Sindaco e dato che ancora oggi  in alcune zone rappresentano un  grave pericolo per anziani e bambini?

7) Idem ora per chi non ottempera alla ordinanza per i tetti? Perché i vigili non intervengono? “Fessi” quelli che fanno il loro dovere e “furbi” quelli che se ne fregano?

8) Quanto ci costerà ora la potatura degli alberi non fatta o fatta solo  limitatamente per risparmiare?

9) Invece di “proclami trionfalistici”  che paiono un po’ inutili  perché non riconoscere almeno gli errori di sottovalutazione specie degli Uffici e degli organi  preposti?

10) Ma soprattutto  perché non  ricordarsi almeno di non elargire i lauti premi ai funzionari  del Comune del settore neve  quando sarà il momento di distribuire le ingenti somme disponibili?

Noi ce ne ricorderemo, statene certi.

n.g.

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