“Miopia e insipienza”, così la De Bona ‘butta via’ il Natale a Cremona
Dura replica dei commercianti all’attacco contenuto in una nota dell’assessore Irene Nicoletta De Bona di qualche giorno fa. Nota nella quale si parlava del fallimento del bando per la gestione dell’animazione delle festività natalizie, e si rimarcavano i contributi di cui hanno beneficiato negli anni Ascom e Botteghe del centro. Toni fermi quelli della risposta sulla ‘questione Natale’: se dal 2002 i contributi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale ammontano a circa cinquecentomila euro, Ascom e Botteghe hanno “nello stesso periodo investito una somma all’incirca doppia”. E di tali sforzi “hanno beneficiato Cremona e la comunità, ancor prima che i commercianti”. “Le dichiarazioni dell’Assessore sono incomprensibili, ingiustificate e inaccettabili”, si legge in un comunicato. “Avremmo assicurato il nostro impegno anche quest’anno, e, al tavolo delle trattative avevamo, come sempre, offerto tutta la nostra collaborazione, anche di carattere economico. Ma l’Amministrazione ha posto condizioni inique e pertanto non accettabili. Non a caso il bando proposto ai privati con le medesime richieste è andato deserto”, proseguono i commercianti. Premio alla strada ‘più bella’, come accennato dalla De Bona? “Una linea d’azione che contrasta con gli stessi valori fondanti dell’Ascom e con quanto abbiamo fatto in questi anni: cercare di dare a Cremona un volto coerente ed unitario”. “Rimane l’amarezza – si legge – di constatare che un patrimonio ventennale di esperienze, lavoro, passione, conoscenze, capacità organizzative e relazioni viene gettato e svilito per miopia, puntiglio e insipienza. Abbiamo, tuttavia, netta l’impressione (e temiamo) che, insieme ad Ascom e Botteghe, si finisca con il ‘buttare’ anche il Natale”. Riposta secca. In attesa dell’assemblea dei commercianti cremonesi programmata per il 24 ottobre.
DI SEGUITO L’INTERA NOTA DI ASCOM E BOTTEGHE DEL CENTRO SUL NATALE A CREMONA
Rispondiamo stupiti e sorpresi al comunicato stampa dell’Assessore De Bona in data 08.10.2011 che ci ha colpito per i toni ed i contenuti e ci limitiamo a poche, necessarie, precisazioni. E’ vero che dal 2002 ad oggi Ascom e Botteghe hanno ottenuto, complessivamente, la somma oltre di Euro cinquecentomila per contributi, ma è altrettanto vero che, nello stesso periodo, le stesse hanno investito (con risorse proprie e con l’apporto dei commercianti) una somma all’incirca doppia (quasi Euro novecentocinquantamila) per le manifestazioni natalizie. Se si considerano anche le altre iniziative l’investimento è ben superiore.
Di tali sforzi hanno beneficiato Cremona e la comunità, ancor prima che i commercianti. Pertanto, le dichiarazioni dell’Assessore sono incomprensibili, ingiustificate e inaccettabili. Perché, quindi, quest’attacco da parte della stessa De Bona? Ribadiamo che la rendicontazione delle somme spese ed impegnate è stata precisa, completa e puntuale, sempre ottemperando alle richieste provenienti da parte dello stesso Comune. D’altra parte, solo presentando una documentazione corretta si può ottenere, l’anno successivo, un nuovo contributo; ed Ascom Botteghe organizzano il Natale da quasi vent’anni. Di questi fatti l’Assessore non ne era a conoscenza? Avremmo assicurato il nostro impegno anche quest’anno, e, al tavolo delle trattative avevamo, come sempre, offerto tutta la nostra collaborazione, anche di carattere economico. Ma l’Amministrazione ha posto condizioni inique e pertanto non accettabili. Non a caso il bando proposto ai privati con le medesime richieste è andato deserto.
Il Comune, decidendo di assumersi tutti gli oneri economici della gestione dell’evento “Natale” consentirà, per quest’anno, di sgravare i nostri associati dal pagamento della quota di adesione allo stesso evento. Certo non possiamo condividere l’idea (abbozzata nel comunicato dell’Assessore De Bona) di una competizione tra le vie. Una linea d’azione che contrasta con gli stessi valori fondanti dell’Ascom e con quanto abbiamo fatto in questi anni: cercare di dare a Cremona un volto coerente ed unitario, senza discriminazioni tra le vie più frequentate e quelle meno vocate allo shopping, penalizzando ulteriormente chi è già in difficoltà. Una logica di divisione e contrasto dalla quale dissentiamo con forza. Con questo spirito, anche attraverso la Consulta cittadina avevamo chiesto che fossero illuminate anche zone che, fino allo scorso anno, non erano rientrate nei progetti legati alla rassegna di dicembre. Rimane l’amarezza di constatare che un patrimonio ventennale di esperienze, lavoro, passione, conoscenze, capacità organizzative e relazioni viene gettato e svilito per miopia, puntiglio e insipienza. Abbiamo, tuttavia, netta l’impressione (e temiamo) che, insieme ad Ascom e Botteghe, si finisca con il “buttare” anche il Natale. Un Natale, oramai alle porte, troppo importante per l’intera comunità cittadina, non solo per il commercio. Questo periodo ha sempre consentito di riequilibrare i bilanci delle nostre aziende, ma quest’anno, visto l’evolversi delle recenti vicende, potrebbe rivelarsi ancor più difficile e complicato del previsto.
Resta, tuttavia, l’auspicio, che l’organizzazione del Natale continui, che l’assessore esca dal campo minato dello scontro, tanto ingannevole quanto improduttivo e degenerativo. Crediamo che Cremona abbia bisogno di un progetto organico ed unitario di eventi per far vivere l’intera città e non di polemiche sterili.
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