Cronaca

Sessanta posti per disabili trasferiti a Brescia

Sessanta posti accreditati per disabili trasferiti dall’Asl di Cremona all’Asl di Brescia: “Viva preoccupazione per la depredazione operata nel nostro territorio”. Torchio lancia un nuovo allarme con un’interpellanza urgente al Presidente della Provincia, richiamando la sua precedente interrogazione a risposta scritta sulla dismissione di posti letto dalla Fondazione Sospiro.

Sessanta posti che “saranno subito utilizzati dalla struttura ‘Casa di Dio’ operante nella città di Brescia e presieduta da Angelo Gipponi, Direttore dell’Istituto Geriatrico Soldi di Cremona, in precedenza sempre autorizzati dalla Regione Lombardia presso la Fondazione IOS di Sospiro”. “Tale accordo per il Comune di Brescia è a costo zero – si legge nell’interpellanza – mentre genera la più viva preoccupazione per la depredazione operata nel nostro territorio. Mai in passato sono avvenuti movimenti di tale portata e nel più assoluto e generalizzato silenzio dei territori interessati”.

Di seguito l’intero documento.

Interpellanza urgente al Presidente della Provincia

Oggetto: Trasferimento di posti letto RSD dalla provincia di Cremona ad altri territori

Richiamata la precedente interrogazione a risposta scritta del 6 settembre u.s. avente ad oggetto “Dismissione di posti-letto dalla Fondazione Sospiro”; poiché sono scaduti i termini previsti dal Regolamento degli Organi Istituzionali e non è pervenuta alcuna risposta: si trasforma la medesima in interrogazione a risposta orale, integrata con le seguenti considerazioni.

Con riferimento ad un’autentica sciagura che si sta abbattendo sul territorio provinciale con il rischio di perdere centinaia di posti di lavoro nel settore socio assistenziale. A nulla sono finora serviti allarmi e denunce che non sono state raccolte a livello amministrativo e sono cadute nel più assoluto silenzio da parte sindacale, in aperta contraddizione con un recente passato di grande fermento e tensione rispetto alle sorti della Fondazione Ios di Sospiro.

A fronte dell’ufficializzazione da parte della stampa bresciana di ieri (“Giornale di Brescia” di martedì 11 ottobre) dell’avvenuto trasferimento dall’Asl di Cremona all’Asl di Brescia di 60 posti accreditati per disabili che saranno subito utilizzati dalla struttura “Casa di Dio” operante nella città di Brescia e presieduta da Angelo Gipponi, Direttore dell’Istituto Geriatrico Soldi di Cremona, in precedenza sempre autorizzati dalla Regione Lombardia presso la Fondazione IOS di Sospiro.

Tale accordo per il Comune di Brescia è a costo zero, mentre genera la più viva preoccupazione per la depredazione operata nel nostro territorio. Mai in passato sono avvenuti movimenti di tale portata e nel più assoluto e generalizzato silenzio dei territori interessati, che sembrano più preoccupati di ergere impianti radar e multanova per colpire occasionali automobilisti di passaggio che a difendere quanto realizzato, con fatica, dai predecessori.

Se i numeri delle dismissioni extra-provinciali e cioè dei trasferimenti da Sospiro a strutture esterne alla Provincia di Cremona saranno confermati, si presume un totale compreso tra le 160 e le 200 unità complessive di degenti trasferiti nel settore Residenza Sanitaria Disabili (RSD); a tale dato andranno aggiunti i 60 posti di Residenza Sanitaria per Anziani (RSA) transitati sempre da Sospiro al “Soldi” di Cremona, con asserito e contestuale trasferimento a tale Istituto del competente personale che sarebbe costituito da pendolari per lo più residenti nella città di Cremona e che, pertanto, si avvicinerebbero al luogo di residenza.

Si valuta che da tale operazione potranno andare persi non meno di un centinaio di posti di lavoro e ne deriverà una riduzione dell’affidabilità presso gli Istituti di Credito quotata in non meno di 15 milioni di euro poichè il valore transattivo di un posto letto RSD puo’ giungere anche a 60 mila euro. Ciò sembra destinato ad avvenire proprio nella provincia di Cremona che segna la più alta disoccupazione giovanile dell’intera Regione.

Il trasferimento dei posti letto fuori provincia, nel più assoluto silenzio delle Istituzioni locali e con l’assenso dell’Asl di Cremona, la dice tutta rispetto al clima feudale nel quale sta precipitando la Provincia di Cremona rispetto alle continue nomine extra-territoriali nelle società partecipate della Provincia e nelle direzioni generali socio-sanitarie, e ora spiana la strada a gravi trasferimenti in omaggio a politiche “predatorie” imposte dal territorio bresciano e da altre province.

Non è avvenuta alcuna discussione pubblica attorno a tali scelte ed il referente del Consiglio Provinciale in seno al cda di Fondazione Ios Sospiro, oltre ad avere elegantemente dato forfait per ben due volte alle convocazioni della Presidente della Commissione Consiliare di Garanzia, non ha mai ritenuto di riferire tali orientamenti al Consiglio stesso.

Quali siano i motivi di questa resa senza condizioni ai poteri forti e ad operazioni poco chiare operate da Brescia ed estensibili ad altri territori nel totale silenzio/assenso del contesto socio politico istituzionale cremonese.

Se non ritenga di rispondere all’interrogazione a risposta scritta presentata il 6 settembre scorso su questi temi e se, nel perdurante silenzio che significa acquiescenza ad un disegno di spoliazione e di depauperamento territoriale, non ritenga di revocare il mandato al rappresentante della provincia presso lo Ios.

Come tale comportamento di abbandono possa essere accettato, oltre che dalle rappresentanze degli Enti territoriali, dal personale medico e infermieristico che con tanto impegno e professionalità ha garantito a Ios Sospiro le condizioni di accoglienza ed il calore di un ambiente condiviso e solidale nei confronti dei degenti.

Cremona, 12 ottobre 2011

Giuseppe Torchio

Lista civica provinciale

 

 

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