Politica

Revisione del Pgt, addio strada sud e gronda nord

Via la strada sud dal Piano di Governo del territorio; stretta sulle autorizzazioni per le medie superfici di vendita; mappatura degli immobili di proprietà pubblica non utilizzati con un occhio anche al comparto ex Monasteri per farne un Polo di alta formazione; conferma ed anzi estensione della formula ‘pacchetti localizzativi’ varata dalla precedente amministrazione Perri per incentivare le imprese ad insediarsi a Cremona. Sono alcune delle linee di indirizzo contenute nella revisione del Pgt presentata in commissione Area Vasta dall’assessore Andrea Virgilio. “Questa città – ha spiegato – ha cambiato e sta modificando i suoi stili, il proprio modo di produrre, il rapporto con il tempo libero. Le recenti riforme degli enti locali chiedono inoltre ai comuni capoluogo una funzione di raccordo con le realtà vicine. L’apertura di questa variante vuole pertanto andare incontro al cambiamento, vuole valorizzare con grande attenzione il grande tema della sostenibilità ambientale e valorizzare il ruolo di chi in città produce ricchezza e occupazione non solo attraverso settori tradizionali ma anche attraverso servizi, commercio e nuove attività produttive. Vogliamo infine dare grande attenzione al tema dell’abitare nelle sue diverse sfaccettature: dai soggetti fragili, ai quartieri, fino a garantire una maggiore capacità attrattiva del centro storico”.

Al capitolo più delicato, quello della rivitalizzazione economica, è prevista la “formulazione di nuove strategie per l’isendiamento delle strutture di vendita che determinino anche una nuova regolamentazione per il contenimento di nuove medie strutture di vendita”, ossia i supermercati fino a 2500 mq. Resta confermato il “Cremona city hub” nelle aree ex annonarie, cercando di affiancare al nascituro Polo Tecnologico un vero e proprio distretto industriale. E a questo scopo verrà varato un “nuovo pacchetto localizzativo a sostegno dell’imprenditorialià” (sgravi su oneri di urbanizzazione, tasse locali e così via, per chi investe ad esempio in aree dismesse). A proposito di quest’ultime: torna l’analisi dei grandi contenitori tristemente vuoti da decenni, dove il Pgt vorrebbe avviare interventi di rigenerazione urbana: ex Monasteri; asse corso Garibaldi con palazzo Affaitati, via Goito, Cittanova, palazzo Soldi; complesso S. Francesco via Redaelli; zona via XX Settembre (palazzo Grasselli e museo archeologico), colonie padane e campeggio; ex caserma Manfredini e Lamarmora; palazzina Cremona Solidale.

Sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica (che ha cambiato denominazione: da Erp a Ers) si prevede “riqualificazione degli ambiti già destinati a Erp oggi Ers”, nuove previsioni di Ers che “privilegino la riqualificazione di aree dismesse”. Verrà inoltre svolta un’analisi della offerta e della domanda abitativa, per capire quanto incidono gli alloggi vuoti sul costruito esistente e i valori di mercato; e per valutare se le fasce di immobili esistenti (per tipologia e prezzi) rispondono effettivamente alla domanda abitativa dei cremonesi.

Non manca il capitolo ‘verde’, con individuazione di aree o spazi per interventi di riforestazione e di incremento della naturalità. Faranno parte integrante del nuovo Pgt le variazioni alla mobilità ciclabile (biciplan) in corso di svolgimento e la “riconsiderazione della previsione del corridoio viabilistico della gronda nord”, un  tracciato ormai datato che era stato concepito per alleggerire la tangenziale di Cremona. L’unico tratto realizzato in decenni di programmazione (di competenza provinciale) è stato, dopo varie vicissitudini, il cosiddetto peduncolo, che collega la Codognese alla Paullese appena dopo Cavatigozzi. Pochissimo utilizzata, la strada è verosimilmente destinata a restare l’unico frammento di tangenziale esterna.

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