Cronaca

Scontro Casa Pound-Dordoni, perquisizioni e sequestri Quindici denunciati per rissa Si procede contro ignoti per tentato omicidio

Nella foto, la polizia fra Palazzo di Giustizia e Questura mercoledì mattina

AGGIORNAMENTO – Perquisizioni all’alba ad opera della polizia nell’ottica delle indagini avviate per fare chiarezza sullo scontro di domenica 18 gennaio fra Casa Pound e centro sociale Dordoni in via Mantova in cui è rimasto gravemente ferito Emilio Visigalli, 50enne del Dordoni (scontro per il quale entrambi i raggruppamenti sostengono di essere stati aggrediti). Numerosi gli agenti impegnati, come testimoniano anche le varie auto della polizia ferme davanti alla Questura nella mattinata di mercoledì al termine delle operazioni. Gli investigatori sono andati alla ricerca di elementi all’interno delle abitazioni di diverse persone. Sono dieci gli indagati nell’ambiente dell’estrema destra e cinque dell’area antagonista. Per tutti l’accusa è di rissa aggravata. Si procede anche per tentato omicidio, ma in questo caso ancora contro ignoti.

Le auto della polizia mercoledì mattina davanti alla Questura (foto Sessa)

Dalla Questura è arrivata a metà mattinata la conferma ufficiale sulle perquisizioni. Sono sedici quelle effettuate, nei confronti dei quindici indagati. Si tratta di dieci esponenti di Casa Pound e cinque del Dordoni, denunciati per rissa aggravata (come detto si procede contro ignoti per tentato omicidio). Sotto sequestro “materiale informatico, cellulari e eventuali corpi di reato (caschi, mazze, spranghe ecc.) utilizzati nel corso della rissa e per il ferimento di Visigalli”, si legge nella nota diramata dalla polizia. I denunciati sono stati anche accompagnati in Procura, dove sono stati perquisiti.

“Considerata la gravità degli eventi, fin da subito è stato aperto un fascicolo per il reato di rissa aggravata e per il reato di tentato omicidio da parte della Procura della Repubblica e le indagini sono state affidate alla polizia di Stato, che, dopo una serie di accertamenti, è riuscita a identificare diverse persone, tra testimoni e compartecipi, presenti in quel momento sul luogo degli scontri dove avvenne il grave ferimento di Emilio Visigalli”, sottolinea la Questura nel ripercorrere le verifiche delle ultime settimane.

Esponenti di Casa Pound mentre escono dalla Procura

“In conseguenza delle risultanze acquisite, quindi, nella mattinata odierna – spiegano dagli uffici della polizia – personale del locale ufficio Digos e della Squadra mobile, coadiuvato da uomini della Questura e del Commissariato di polizia di Crema, nonché da personale del Reparto prevenzione crimine di Milano e Reggio Emilia, al fine di trovare ulteriori elementi probatori, da aggiungere a quelli già in possesso a carico dei responsabili dei fatti reato del 18 gennaio, ha effettuato le riferite perquisizioni all’interno delle abitazioni degli indagati e di tutti i luoghi di cui questi avessero materiale disponibilità, procedendo al sequestro di materiale informatico, dei cellulari e degli eventuali corpi di reato (caschi, mazze, spranghe ecc.) utilizzati nel corso della rissa e per il ferimento di Visigalli”.

“Tra i perquisendi – aggiungono dalla Questura – vi sono complessivamente dieci esponenti di Casa Pound e cinque del csa Dordoni, residenti per la maggior parte a Cremona e nella provincia, mentre alcuni di essi sono residenti in altre province limitrofe. Tra i soggetti perquisiti vi sono alcuni degli esponenti di spicco dell’uno e dell’altro fronte, a carico dei quali sono emersi, nel corso dell’indagine, dei pesanti elementi di responsabilità per i cruenti fatti verificatisi in quella serata”.

Michele Ferro
Sara Pizzorni
redazione@cremonaoggi.it

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