Giornata memoria, Iniziative a Cremona Mostra di Pinzi a Milano
AGGIORNAMENTO – Cremona celebrerà domani, 28 gennaio, la Giornata della Memoria, con il concerto in casa Elisa Maria, via Aselli 63, degli strumenti testimoni dell’Olocausto e della prima guerra mondiale recentemente donati al museo civico dal collezionista Carlo Alberto Carutti. Posti esauriti. Li suoneranno Ugo Orlandi (Mandolino collezione Carutti); Anastasiya Petryschak (Violino collezione Carutti); Marco Perini (Violoncello collezione Carutti) con il coro della Camerata di Cremona diretta da Marco Fracassi. In programma: E.A. Mario (Giovanni Ermete Gaeta): La leggenda del Piave; Canzone di trincea; Serenata all’Imperatore. Giuseppe Giuliano: Concerto in Sol maggiore per Mandolino e Archi; Ch.W. Gluck: Melodia dall’Orfeo; E. Elgar: Serenata per Archi; Tradizionale Ebraico: Ani Maamin; O. Respighi: Adagio con variazioni; J. Williams: Tema da Schindler list.
LE ALTRE INIZIATIVE IN CITTA’ – Mercoledì 28 gennaio, al Cinema Filo di piazza Filodrammatici, alle 16.00 e alle 21.00, sarà proiettato il film Storia di una ladra di libri (The Book Thief), diretto da Brian Percival, con protagonisti Sophie Nélisse, Geoffrey Rush ed Emily Watson. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo Storia di una ladra di libri.
L’Associazione EmmeCi, in collaborazione con Tapirulan, il 28 gennaio, dalle 9.30 alle 18.30, propone in Sala Puerari del Museo Civico “Ala Ponzone” Negli occhi di un orsacchiOTTO, racconto animato per voce, peluche, stelle, illustrazioni e fotografie, di e con Massimo Cauzzi. Il racconto, della durata di 40 minuti circa, è rivolto ai bambini delle classi IV e V della scuola primaria, e prende spunto dalle illustrazioni del libro di Tomi Hungerer dal titolo Otto dove, attraverso gli occhi di un morbido peluche, si scopre la vita di due famiglie, abitanti lo stesso palazzo, prima e durante la seconda guerra mondiale. Il narratore affiancherà alle illustrazioni del libro alcune foto della Cremona in guerra, i rifugi, il bombardamento della stazione e del ponte sul Po. Partecipano all’iniziativa le scuole Beata Vergine, Bianca Maria Visconti, Bissolati, Realdo Colombo, Capra Plasio, Trento Trieste per un totale di circa 600 scolari più i loro insegnanti i riferimento.
CREMONESI A MILANO – Da domenica scorsa inoltre, i cremonesi Francesco Pinzi e Ilde Bottoli sono gli artefici della mostra fotografica presso la Loggia dei Mercanti, “1933-1945 LAGER EUROPA”. La mostra con 300 immagini di 66 campi di concentramento e di sterminio in 8 Paesi europei, è corredata da testi di Ilde Bottoli e dello storico Andrea Bienati. La mostra è stata realizzata nell’ambito del progetto della Rete di Scuole superiori della provincia di Cremona aderenti al progetto “Essere Cittadini Europei – Percorsi per una memoria europea attiva”, con scuola capofila l’I.I.S. “J. Torriani” di Cremona, diretto da Roberta Mozzi. L’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) e l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Milano hanno fortemente voluto esporre la mostra in occasione del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz Birkenau e di tutti i campi di concentramento e di sterminio in Europa. Altamente simbolico è lo spazio prescelto dalle Associazioni milanesi: la Loggia dei Mercanti, in pieno centro a Milano è infatti luogo simbolo della Resistenza e della deportazione milanese. Sui muri della Loggia sono poste le 16 lastre di bronzo che portano incisi i nomi delle migliaia di milanesi caduti per la conquista della libertà. All’inaugurazione, alla presenza di un folto pubblico, hanno preso la parola il presidente dell’ANED di Milano, Leo Visco Gilardi; il presidente dell’ANPI della provincia di Milano, Roberto Cenati; il presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo. Gli interventi hanno sottolineato l’importanza e l’unicità del lavoro di Ilde Bottoli e del fotografo Francesco Pinzi, che sono riusciti in modo emozionante e documentato, a trasmettere in una nuova prospettiva la memoria della deportazione. L’occhio attento e sensibile di Francesco Pinzi fa della fotografia un potente strumento, capace di trasformare in altrettanti messaggi il linguaggio di quei muti testimoni rappresentati dai poveri resti, spesso trascurati, dei numerosissimi lager e campi di sterminio di cui era costellata l’intera Europa dal 1933 al 1945.
Gli interventi hanno sottolineato l’importanza dell’aver messo a disposizione delle scuole questo materiale che diventa parte integrante di un progetto per “non dimenticare” che trova poi nei Viaggi della Memoria il momento più “alto” di conoscenza e partecipazione. Così come è altrettanto importante che sia stato messo a disposizione della città di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza. Francesco Pinzi ha posto l’accento sul “Viaggio” che insieme a Ilde e a tanti ragazzi cremonesi ha percorso in questi luoghi di dolore, ma ha voluto rappresentare anche la speranza con le intense immagini dei volti dei ragazzi durante le visite e le cerimonie che concludono i Viaggi della Memoria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA