Cronaca

Pinacoteca, anche quadri danneggiati a causa del problema di microclima

Dopo l’armadio del Platina anche alcuni quadri della sala del Quattrocento del museo civico sono in prognosi riservata, tanto che è stato deciso di togliergli perché le loro condizioni sono molto preoccupanti. E così la sala del Quattrocento, dove tuttora c’è il prezioso armadio del Platina, opera unica nel suo genere, non è adatta a custodire importantissime opere del Quattrocento. All’armadio del Platina si sono incurvate le antelle, che non si chiudono più. La causa? Un problema all’impianto di climatizzazione che si è bloccato lo scorso marzo e non ha permesso il necessario microclima per tre mesi. Questo ha provocato danni irreparabili, non solo all’armadio, ma anche ai quadri.

Il microclima è importantissimo per le tavole di legno, che subiscono inevitabilmente le condizioni climatiche della sala in cui sono esposte. Non solo è a rischio la sala del Quattrocento, ma tutto il museo, visto che non è coibentato.

La temperatura che ci dovrebbe essere all’interno delle sale dovrebbe aggirarsi attorno ai 18 gradi, l’umidità attorno al 60%. Alcuni quadri, di scuola bembesca, sono stati trasportati nei depositi del museo per essere preservati e per prevenire ulteriori danni, visto che già si stavano fessurando. Per trovare una situazione adeguata ai quadri restanti, stamattina sono state aperte le teche in modo da poter adeguare l’umidità alla sala.

Sull’armadio, per ora non ci sono grosse novità. Di proprietà della Chiesa, ma “adottato” dal Comune, che lo ha fatto restaurare da Vincenzo Canuti, è stato costruito alla fine del XV secolo da Giovanni Maria Platina per la sacrestia del Duomo. Doveva contenere i corali della Cattedrale. Dopo un restauro durato quattro anni e dopo essere rimasto per 53 anni nei depositi del museo Ala Ponzone, è stato esposto al pubblico. Unico nel suo genere a livello mondiale è stato collocato nella sala del Quattrocento della pinacoteca cremonese. L’armadio e i quadri sono diventati osservati speciali. Questa situazione purtroppo va avanti da anni, in sostanza da quando il museo è stato ristrutturato e non si è tenuto conto del microclima necessario per conservare le opere d’arte contenute al suo interno. Si deve ristabilire il microclima, visto che il un patrimonio del museo è inestimabile e va tutelato, Ci sono quadri molto importanti. Tanto per citare i più famosi: il San Francesco di Caravaggio e l’Arcimboldo diventato il simbolo di Expo 2015.

La sala del Quattrocento potrebbe rischiare la chiusura se la Giunta Galimberti non riuscirà a trovare una soluzione adeguata. Ad oggi l’unica soluzione è stata quella di spostare i quadri nei depositi. Almeno là sotto, c’è un microclima adeguato.

Una recente visita di Galimberti alla Pinacoteca

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