Cronaca

Dopo 12 anni di chiusura riapre i battenti l'oratorio di San Pietro Durati un anno i lavori di restauro

Inaugurazione informale nel pomeriggio di domenica per l’oratorio di San Pietro al Po, dove sono stati invitati tutti i vecchi frequentatori. La struttura, a cui finalmente sono state tolte le impalcature al termine dei lavori di restauro, ha riaperto proprio nel centenario della propria fondazione. Conclusi gli interventi sull’immobile della parrocchia di S. Pietro al Po, che sarà dedicata a San Giovanni Bosco, l’attenzione va ora al cortile interno che, opportunamente ampliato, vedrà la realizzazione dei campi da gioco. L’inaugurazione ufficiale avverrà nei prossimi mesi. I lavori di ristrutturazione hanno  visto la sostituzione e la messa a norma dell’impiantistica, la sostituzione dei serramenti e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Al piano seminterrato è stato realizzato un salone polivalente per gli incontri, dotato anche di cucina e ambienti di servizio. Al piano terra, invece, dove un tempo c’era il bar, sarà realizzata la cappella e la direzione; sullo stesso piano (servito da ascensore come l’intero complesso), vi sarà lo studio del vicario. Il vecchio salone (ex cappella) ospiterà invece il bar con un’ampia sala polivalente. A lato ci sono gli spogliatoi di servizio alle strutture sportive esterne.
“Finiti i lavori sull’immobile – precisa il vicario, don Roberto Musa – ci concentreremo sulle parti esterne che saranno ampliate e dotate di un campo da calcio a sette, un campo da basket, un altro riservato da pallavolo, uno per il beach volley offrendo spazio anche ai più piccoli con un parco giochi”.
Le aule per il catechismo rimarranno al secondo piano del complesso, che prevede ancora l’appartamento del vicario (e una sala a uso della comunità) oltre a due altri appartamenti, per i quali non è ancora stata definita la destinazione. I lavori, affidati all’impresa di costruzione “Immobiliare Raffaella srl” di Monticelli d’Ongina, sono stati seguiti direttamente dalla parrocchia e dall’architetto Ezio Gozzetti, che già in passato aveva curato in oratorio alcuni interventi.

L’oratorio di via del Giordano torna così alla città dopo dodici anni di chiusura, con la nuova intitolazione a San Giovanni Bosco, pur mantenendo l’originale denominazione “Pei nostri fanciulli”. Tra i passi ancora da compiere l’intervento per una maggiore sicurezza di ragazzi e famiglie rispetto alla trafficatissima via del Giordano: già inoltrata al Comune la richiesta per il posizionamento di transenne o segnali stradali in grado di indurre gli automobilisti a moderare la velocità in quel tratto di via. Tra i punti dolenti anche la presenza a pochi metri di un centro massaggi gestito da cinesi e un bar con all’interno slot machine.

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