Diritti coppie gay, Pd e Fnc invitano Galimberti ad aprire discussione Ma la Sinistra non firma
AGGIORNAMENTO – Alla fine, sul tema del registro delle unioni civili e sulla trascrizione dei matrimoni tra coppie dello stesso sesso contratti all’estero, la quadra per un testo unitario non è stata trovata, tra il gruppo di Sinistra per Cremona e i gruppi consiliari di Pd e di Fare nuova la città. Il tentativo c’era stato, e sembrava che i capigruppo delle tre componenti della maggioranza avessero individuato le frasi giuste per tenere insieme le diverse sensibilità su un argomento divisorio al proprio interno. Invece i testi depositati in Comune, per la prossima discussione in Consiglio comunale, saranno due: un ordine del giorno di fare Nuova la Città e Pd; e una mozione di Filippo Bonali, capogruppo ed unico componente di Sinistra per Cremona.
Il gruppo democratico (in cui è presente il socialista Roberto Carletti) ed esponenti della lista civica galimbertiana sono giunti alla stesura e alla presentazione di un ordine del giorno che chiede al sindaco di “valutare la possibilità di procedere, nella sua qualità di Ufficiale dello Stato Civile, alla trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso nell’archivio di cui all’art.10 DPR 396/2000, su richiesta di cittadini interessati residenti in Comune di Cremona”.
Il documento è firmato dai consiglieri Paolo Carletti, Enrico Manfredini, Luigi Lipara, Francesca Baldini, Stefania Telli e Rodolfo Bona e, oltre alla trascrizione, chiede a sindaco e Giunta “di esercitare in tutte le forme consentite dalla legge e tramite ogni opportuno canale istituzionale un’azione di sollecito affinché in tempi altrettanto rapidi Governo e Parlamento portino a compimento l’iter legislativo attualmente in corso per l’emanazione di una norma specifica che regoli le unioni di fatto e le trascrizioni dei matrimoni di persone dello stesso sesso celebrati all’estero”. La terza e ultima richiesta indirizzata al sindaco è l’individuazione della “commissione consigliare che, studiate e valutate le caratteristiche e le esigenze delle coppie di fatto a Cremona, scelga le forme più opportune di coinvolgimento della cittadinanza, al fine di offrire al Consiglio comunale un’analisi compiuta della materia, in modo da aprire una discussione sull’istituzione presso lo Stato civile dell’Anagrafe di Cremona di un registro delle coppie di fatto, redatto e tenuto in osservanza della normativa nazionale ed internazionale in materia di privacy e di tutela dei dati sensibili”.
Il gruppo di maggioranza Sinistra per Cremona, rappresentato in Consiglio da Filippo Bonali, ha invece deciso di presentare autonomamente una mozione, con la quale viene chiesto chiaramente di istituire entro tre mesi un registro delle coppie di fatto. Secondo Gabriele Piazzoni, segretario provinciale di Sel, si tratta di due testi che non confliggono tra loro si augura che in consiglio comunale vengano integrati tra loro confluendo in un unico documento.
Il dibattito, in città, era stato aperto dalla mozione del Movimento 5 Stelle, che a fine ottobre aveva esplicitamente chiesto che Cremona “si allineasse con quanto sta avvenendo un po’ ovunque” in merito ai matrimoni gay celebrati all’estero. La Lega, attraverso Carpani, aveva poi annunciato una “guerra” in Consiglio comunale, non ritenendo questa una priorità per Cremona.
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