Cultura

Stagione lirica: venerdì 17 appuntamento con Don Giovanni

La Stagione Lirica 2014 del Teatro Ponchielli prosegue venerdi 17 ottobre ore 20.30 (ed in replica domenica 19 ottobre ore 15.30), con ‘Don Giovanni’ di Wolfgang Amadeus Mozart, seconda opera della straordinaria trilogia firmata con il librettista Lorenzo Da Ponte, qui alle prese con il “dissoluto punito”, divenuto emblema di uno specifico modello maschile.

Il cast vocale è stato affidato per questo nuovo allestimento ai giovani vincitori del 65° Concorso As.Li.Co. che saranno guidati dalla regia del grande Graham Vick: celeberrimo regista d’opera inglese e direttore artistico della Birmingham Opera Company. Per la direzione d’orchestra è stato scelto il giovane direttore spagnolo Josè Luis Gomez Rios che nel 2010 si è aggiudicato il primo premio all’International Sir Georg Solti Conductor’s Competition di Francoforte e che attualmente collabora con la Frankfurt Radio Symphony Orchestra.

La vicenda di Don Giovanni affonda le proprie radici nella letteratura europea seicentesca: a dare i natali letterari al burlador de Sevilla fu lo spagnolo Tirso de Molina, seguito poi da molti altri celebri autori teatrali tra cui Molière e Goldoni.

Le versioni molièriana e goldoniana della vicenda del “dissoluto punito” confluirono nel libretto di un’opera musicata da Giovanni Gazzaniga, caduta nell’oblio dopo il grande successo riscosso dal Don Giovanni mozartiano fin dalle prime esecuzioni. Il debutto, in particolare, avvenuto nell’ottobre 1787 a Praga, sancì un vero e proprio trionfo per compositore e librettista: Mozart e Da Ponte erano stati in grado di trasformare la vicenda di un licenzioso ed impenitente libertino, nobile solo per nascita, in un assoluto capolavoro musicale e drammaturgico, ricco di situazioni narrative e momenti musicali di grande eterogeneità, capaci di sottolineare di volta in volta il carattere da opera buffa o quello da opera seria della vicenda ed approfondendo continuamente il carattere e lo sviluppo psicologico dei singoli personaggi. E a proposito di seduttori divenuti leggendari, pare che alla prima praghese di Don Giovanni fosse presente anche l’ormai più che sessantenne Giacomo Casanova, che forse, durante la cosiddetta “aria del catalogo”, avrà provato un senso di familiarità.

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