Cronaca

"Al peggio non c'è mai fine”, l'odissea dei pendolari viaggia su facebook

Un diluvio di commenti ha inondato la pagina Facebook del Comitato pendolari della Milano – Cremona – Mantova a seguito del disastro di giovedì sera, sul treno del ritorno delle 19,15. La sintesi di quanto successo viene fornita da una delle sfortunate viaggiatrici: “E io che pochi giorni fa pensavo di aver toccato il fondo!!! Oggi il menù del buon pendolare delle 19.15 prevedeva: 1. Alle ore 19.15 annuncio di 20 min di ritardo; 2. Alle ore 19.30 si passa a 30 min di ritardo; 3. Alle 19.40 annunciano 40 min di ritardo e ci indicano il binario 15; 4. Alle 20.16 la folla corre dal binario 15 al 18 (istinto di sopravvivenza!?!?!) senza nessun avviso; 5. Salito sul 20:20 di corsa si sente l’annuncio che il 19.15 era stato soppresso e che bisognava recarsi sul binario 18; 6. Ore 20.33 partenza da Centrale (giustamente già in ritardo). Aveva proprio ragione mio nonno quando diceva “Al peggio non c’è mai fine…”.

Quaranticinque i commenti, anche solo di poche battute, al primo post della serata che dava notizia dell’assurdo trasbordo (come era già successo qualche giorno fa ) da un treno all’altro per poi partire con un’ora e quaranta minuti di ritardo. Questo il ritardo record per i pendolari cremonesi fruitori del 2663, che giovedì sera sono riusciti a raggiungere Cremona solo alle 22.20. Una vera e propria beffa, come hanno denunciato anche i comitati, per chi ogni mese acquista l’abbonamento pagando un servizio che poi non riceve. A raccontare l’ennesima assurda Odissea è un pendolare, Marco Guarneri, che come tanti altri mercoledì nel tardo pomeriggio si trovava alla stazione centrale di Milano, in attesa del 2663, la cui partenza era prevista per le 19.15, con arrivo a Cremona alle 20.18.“Mentre il ritardo annunciato del convoglio continuava ad incrementare, una voce ha annunciato che il primo treno per Mantova non sarebbe stato il 2663 bensì il 2665. Questo ha portato tutti i passeggeri a spostarsi dal binario 15 al binario 18 per salire sul suddetto convoglio, previsto in partenza alle 20.20. Peccato che poco dopo abbiamo visto il 2663 partire, vuoto, silenzioso e non annunciato, dal binario 15 della stazione centrale. Come se non bastasse, mentre il 2663 ha viaggiato regolarmente, quello in cui ci trovavamo noi era stato “declassato” a locale, ed è stato fatto fermare anche a diverse stazioni intermedie”.Secondo i pendolari “è l’ennesimo fatto che genera l’impressione sconsolante che Trenord non stia gestendo dei treni ma stia “giocando” con i treni(ni) e con l’esistenza dei suoi clienti (per la gran parte lavoratori e studenti). Stavolta si è raggiunto un risultato che probabilmente neppure Brancaleone, nei suoi giorni migliori, avrebbe ottenuto”. “Prima di “traslocare” dal 2663 al 2665 (ex 19:15 e 20:20) abbiamo fatto chiamare dal personale viaggiante e dal macchinista la sala operativa per chiedere quale effettivamente sarebbe stato il primo treno che sarebbe stato fatto partire e la centrale, in entrambe le occasioni, ha confermato che il 2665 sarebbe stato il primo a muovere, a cui è seguito l’annuncio in stazione – aggiunge Matteo Casoni, segretario del comitato InOrario -. Il fatto che il primo materiale del 2663 sia stato soppresso per guasto, alle ore 19.30, non giustifica tutto quanto successo dopo, in quanto è stato disposto che un materiale proveniente da Verona, sostituisse quello guasto. Dalle 19.40 alle 20.30 si è trattato di mera mal gestione dell’accaduto. Sarebbe stato sufficiente dare il segnale di partenza al personale che tutto era pronto. Ed a questo punto, anche le sole scuse per iscritto non sono più sufficienti. Serve qualcosa di veramente efficace per risolvere questa situazione di gestione delle “eccezionalità”, che ormai diventano quotidianità”.

I problemi dei pendolari, del resto, non finiscono qui. Nel corso della Commissione trasporti di mercoledì, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Alberto Cavall, rispondendo ad una interrogazione presentata dal consigliere Agostino Alloni, ha ammesso che vi è stata la decisione, da parte dall’azienda appaltatrice, di diminuire il numero del personale addetto alle pulizie, a seguito della riduzione del budget messo a disposizione da Trenord. “Rispetto a tre anni fa le risorse sono diminuite del 20% – spiega l’esponete del Pd – nei mesi scorsi l’azienda per aggiudicarsi l’appalto ha fatto un ulteriore ribasso. Ma non contento a giugno, a gara assegnata, Trenord ha chiesto di ridurre ulteriormente il budget. Capisco che le risorse sono diminuite e si cerca di razionalizzare il più possibile ma non si può permettere che un servizio fondamentale come quello ferroviario sia lasciato in condizioni pessime con il livello di decoro nettamente sotto la sufficienza. Non è così che ci si prepara all’Expo che ricordo sarà una vetrina mondiale per la nostra regione”. Il problema della pulizia, del resto, è stato più volte evidenziato anche dai comitati dei pendolari, che hanno più volte denunciato lo stato d’incuria dei treni. ?“L’assessore ha assicurato che chiederà conto della situazione a Trenord – continua Alloni – e ha annunciato in anteprima che in vista di Expo la Regione metterà a bilancio 25 milioni di euro destinati proprio al servizio per il decoro e che chiederà al governo ulteriori risorse per soddisfare tutti i treni aggiuntivi che verranno immessi per l’evento”.

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