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Servizi sociali, buco da 750mila euro Amore: "Ne eravamo consapevoli'

“Mi era stato assicurato che a settembre quei soldi sarebbero stati trovati, in caso contrario non avrei mai approvato il bilancio”. Così martedi scorso in commissione Bilancio, l’ex assessore ai servizi sociali Luigi Amore, attuale consigliere di Obiettivo Cremona con Perri, ha dichiarato la consapevolezza del disavanzo da 756.900 euro nel settore dei servizi sociali, denunciato dalla giunta Galimberti. La dichiarazione di Amore, che ha lasciato di stucco molti dei consiglieri presenti, ricevendo il pubblico elogio dell’assessore Maurizio Manzi, avvalla indirettamente il giudizio dell’attuale maggioranza sul fatto che il preventivo approvato dalla giunta Perri potesse stare in piedi solo per sei mesi e non per un anno. Al tempo stesso dimostra che la maggioranza di allora aveva la consapevolezza di dover procedere a settembre a una revisione dei conti.

Le parole dell’ex assessore  suonano anche come una conferma dei dissapori che serpeggiavano nella giunta Perri sul finire del mandato. “Sapevamo benissimo che quello stanziamento non era sufficiente”, ha detto Amore, “ma ero tranquillo perché, davanti al segretario generale, mi venne detto che le risorse sarebbero state trovate”. Poi però l’amministrazione è cambiata ed è toccato al nuovo assessore al Bilancio andare a cercare un equilibrio tra entrate e uscite. I 746mila euro mancanti hanno messo a rischio di pagamento delle rette per gli anziani ricoverati in casa di riposo e i costi a sostegno dei disabili.
“Nessuno poteva prevedere che nei primi mesi dell’anno sarebbe piovuto tanto, per questo il budget previsto per il taglio del verde è risultato insufficiente”, ha detto poi – commentando un altro ‘buco’ di bilancio,  l’ex presidente del consiglio comunale e attuale capogruppo del Misto Alessio Zanardi. Come spiegato da Manzi, il budget preventivato per la cura del verde è stato completamente esaurito nei primi 7 mesi dell’anno: il che ha reso necessario un ulteriore stanziamento di140 mila euro di qui a dicembre.
Zanardi ha ribattuto anche ad altre accuse alla gestione finanziaria del mandato Perri, dicendo ad esempio che la fuga dei bambini dagli asili nido (65mila euro in meno entrati in cassa rispetto al previsto) è stata determinata anche da ragioni di mercato, cioè dall’aumento dell’offerta privata. “Avete ampliato voi il numero di soggetti gestori convenzionati” ha replicato il vicesindaco Maura Ruggeri “con una convenzione che costa 400mila euro, cifra importante. E poi avete fatto una previsione errata circa la fruizione del servizio mensa nelle scuole elementari a tempo pieno, basandovi sul dato delle iscrizioni. Ma da anni è in atto un fenomeno legato alla crisi economica, ossia le famiglie ritirano i bambini  nell’ora di mensa per farli mangiare a casa. Un costo di 5 euro a pasto è troppo anche per famiglie che non necessitano di aiuti ‘sociali’”. I minori introiti legati a questo servizio sono stati di 180mila euro.

Federico Fasani (Ncd) ha incalzato l’amministrazione in carica sul risparmio dei 500mila euro sul costo dei dirigenti: “Non l’avete messo nelle variazioni perché era già stato deciso da noi”; “Sì, ma in cinque anni non lo avete mai fatto”, ha replicato Ruggeri. Fasani ha inoltre minimizzato sull’entità del ‘buco’ da 2 milioni 470 mila euro denunciato dall’amministrazione Galimberti, ricordando che ogni nuova amministrazione ha gioco facile ad accusare la precedente di aver lasciato conti in sospeso.

g.b.

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