'Buco' in Comune, Nolli replica alla Giunta 'Sono loro ad aver speso troppo'
«Non possono accusare la precedente amministrazione se non sono stati capaci di mantenere gli impegni previsti dal bilancio di previsione»: con queste parole l’ex vicesindaco Roberto Nolli rimanda al mittente ogni accusa. «Voglio evidenziare che un bilancio di previsione viene, per legge, approvato in pareggio. Sempre per legge, esso deve prevedere entrate e uscite fino al 31 dicembre. Un bilancio che viene poi certificato dal ragioniere capo, dal collegio dei revisori dei conti, e controfirmato da tutti i dirigenti comunali. Quindi l’accusa secondo cui non avremmo previsto la copertura delle rette di anziani e bambini non sta in piedi. Il problema non è quello che abbiamo lasciato noi, ma la loro incapacità di attenersi alle spese previste. In sostanza, hanno speso troppo».
Secondo l’ex assessore al Bilancio, il ‘buco’ evidenziato nella conferenza stampa di mercoledì pomeriggio dal sindaco Galimberti e dall’assessore al Bilancio Manzi è frutto di un’errata gestione delle risorse, fatta da inizio giugno ad oggi. «Da quando si sono insediati avrebbero avuto loro il compito di mantenere l’equilibrio di bilancio – continua Nolli -. Evidentemente non ci sono riusciti. Se avessero rispettato quanto da noi previsto nel bilancio di previsione, non vi sarebbero stati problemi. Evidentemente, invece, hanno voluto fare scelte diverse. Come aumentare la giunta a sette membri quando noi ne avevamo previsti sei, ad esempio. Non parliamo della spesa sociale, che a Cremona è da sempre fuori controllo. Nove milioni di euro nel sociale sono troppi per la nostra città. Certo è che se poi arriva una Giunta che non si fa bastare neppure quelli, è ovvio che i costi aumentano. La copertura di bilancio c’è se vengono fatti i tagli previsti. In caso contrario è ovvio che si assiste ad un disavanzo. E’ chiaro che questa amministrazione non è in grado di controllare la spesa e non è all’altezza del compito che ha».
Nolli attacca la Giunta anche in merito alle decisioni prese per far quadrare il bilancio: «Quando erano all’opposizione ci dicevano che non avremmo mai dovuto tagliare Ponchielli o Pareggiato, e loro adesso sono andati a fare quei tagli contro cui un tempo combattevano. Parliamo delle multe: ci hanno accusato di averle sovrastimate, ma l’errore è stato loro: se vuoi che arrivino più soldi dalle multe devi ordinare ai vigili di farne di più. Invece in quattro mesi sono stati capaci solo di rendere balneabile con qualche onda un corso del centro storico». Per non parlare delle nuove tasse, seppure “era qualcosa che mi aspettavo. Tanto che ancora due mesi fa avevo dichiarato pubblicamente che questa giunta stava preparando una manovra di aumento delle tasse: il tempo, purtroppo, mi ha dato ragione».
Intanto le variazioni di bilancio andranno in discussione martedì prossimo 23 settembre nella commissione Bilancio, la prima dell’era Galimberti. E in quella sede andrà in scena anche la dolorosa delibera di modifica dell’Imu, con l’aumento all’1,06% dell’aliquota per case, uffici e negozi sfitti. Naturalmente con valore retroattivo, con effetti che i cremonesi vedranno con l’ultima rata in pagamento a dicembre. Sull’argomento e sulle critiche che la giunta Galimberti ha fatto all’amministrazione precedente, interviene anche il consigliere di Ncd Federico Fasani: “A seguire, secondo logiche di co-progettazione, un bel taglio secco alla cultura, via soldi al Ponchielli e al Monteverdi. Più tasse, meno cultura e tutto in soli cento giorni. Dimenticavo, se volessero disincentivare i centri commerciali magari facendo anche cassa, come dice il Vice Sindaco, perchè non introdurre i parchimetri nel parcheggio di proprietà del Comune al CremonaPo Coop (unico centro commerciale di Cremona)? E i 500.000€ risparmiati sui dirigenti dove sono finiti?”
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