Cronaca

Auto di polizia, situazione disastrosa Mezzi rotti, vecchi e prestiti di veicoli fra sezioni. Provocazione Sap: 'Benefattori ben accetti'


Il segretario provinciale del Sap, Epicoco

Situazione assai preoccupante quella degli automezzi della polizia e della polizia stradale. Tanto da far lanciare una provocazione al segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia) Gianluca Epicoco, sentito da Cremona Oggi: “Ecco la mia provocazione: se c’è qualche benefattore o qualche gruppo associazionistico che vuole contribuire alla riparazione dei mezzi, è ben accetto”. I problemi relativi ai veicoli in dotazione sono stati denunciati in questi giorni con due lettere del Sap firmate da Epicoco, una indirizzata al Prefetto di Cremona e una al dirigente del compartimento di polizia stradale di Milano.

I PROBLEMI DI QUESTURA E COMMISSARIATO CREMASCO

Nella prima di queste lettere si evidenzia la situazione della Questura cremonese e del Commissariato di Crema. Oltre alle “note carenze di organico”, ai tagli che “hanno influito sugli acquisti dei capi di vestiario, sulle dotazioni informatiche, sulle pulizie e su tutto ciò che consente all’apparato della sicurezza di funzionare in maniera efficiente”, si fa riferimento, in particolare, ai veicoli: si “intende denunciare la triste situazione in cui si trova ormai il parco auto della Questura di Cremona ed in particolare in cui si trovano le autovetture utilizzate per il delicato servizio della Squadra volante. Delle sei autovetture in dotazione (tre Alfa Romeo 159 e tre Fiat Bravo) solo tre sono funzionanti mentre le altre sono ferme in avaria e senza immediata prospettiva di riparazione a causa delle note carenze di fondi del relativo capitolo di spesa. Ovviamente le tre autovetture rimaste (non propriamente auto nuove), costrette a coprire i quattro turni previsti nell’arco delle 24 ore, vengono ‘spremute’ più del dovuto per cui è lecito prevedere che non avranno ancora una vita molto lunga”. Passando al Commissariato di Crema: “Le tre autovetture assegnate che devono coprire i quattro turni previsti sono tutte e tre auto momentaneamente marcianti ma con oltre 150.000 chilometri all’attivo. Non che il restante parco auto della Questura versi in condizioni migliori ma è ovvio come la cosa più urgente sia quella di garantire al massimo il servizio di pronto intervento, preminente su tutti gli altri”.

PARADOSSO: OFFICINA CREMONESE NON PIU’ DISPONIBILE (FATTURE NON SALDATE), AUTO PORTATE FINO A MANERBIO ANCHE PER PICCOLA MANUTENZIONE

La lettera descrive poi un paradosso: auto costrette ad andare a Manerbio anche per piccoli interventi di manutenzione perché l’officina cremonese si rifiuta di intervenire a causa delle fatture non saldate. La questione “delle auto dotate dei pacchetti di garanzia stipulati a livello centrale – si legge – fa sì che i tempi di intervento per manutenzione/riparazione si allunghino notevolmente o che si giunga all’assurdo che, per alcune autovetture in dotazione alla Questura e i cui pacchetti di garanzia fanno capo ad una particolare azienda, l’officina cittadina che si occupa delle riparazioni si rifiuti di procedere alla manutenzione perché le relative fatture non vengono saldate da tempo. Il risultato è che per alcune di queste auto, per poter procedere alle riparazioni o alla manutenzione, si è reso necessario rivolgersi ad un’officina di Manerbio (BS), che dista notoriamente circa 30 chilometri da Cremona. Siamo quindi ormai al culmine dell’insensato: per cambiare una lampadina di un fanale di queste autovetture o rabboccare l’olio motore occorre inviare uno o due dipendenti a Manerbio (BS) facendogli sobbarcare 60 chilometri per una spesa magari di 10 o 20 euro ed il cui valore ovviamente è nettamente inferiore al carburante ed alle altre spese necessarie a condurre l’autovettura in Provincia di Brescia. Non è una cosa inconcepibile questa?”.

Il dito, nella lettera, non viene puntato contro la Questura (“che fa il possibile per ‘tirare avanti’ con le poche risorse disponibili”) ma contro una “cattiva gestione centralizzata”. Viene chiesto l’aiuto di tutti nella lettera. Anche quello del prefetto, perché si faccia portavoce (insieme al questore “che in ogni modo quotidianamente si scontra con problemi di ogni tipo”) “del malessere serpeggiante fra i professionisti della sicurezza cremonese”.

I PROBLEMI DELLA POLIZIA STRADALE (E LA RAFFICA DI PRESTITI DELLE AUTO)

Nella seconda lettera, quella relativa alla polizia stradale, si legge: “Da mesi la situazione del parco auto è letteralmente catastrofica”. Oggi “la Sezione di Cremona dispone di quattro autovetture con colori d’Istituto di proprietà delle Autostrade Centro Padane utilizzabili esclusivamente per servizi in ambito autostradale, nonché di due autovetture con colori di serie per servizi di P.G. e burocratici, peraltro anche queste di proprietà della Società Concessionaria Autostradale. La Sezione di Cremona, attualmente, non dispone di alcuna autovettura né motoveicolo per servizi in ambito di viabilità ordinaria fatta eccezione per una sola autovettura Alfa 159 assegnata al Dirigente della Sezione, fino a pochi giorni fa in servizio a Milano per esigenze di codesto Compartimento”.

A livello provinciale necessaria una “giravolta” di prestiti per quanto riguarda i veicoli: “Il Distaccamento di Pizzighettone – si legge nella lettera – ha ‘prestato’ l’unica autovettura con colori d’istituto di cui dispone, un’Alfa 159 (230.000 chilometri circa all’attivo) al Distaccamento di Crema, a sua volta rimasto senza auto per le note problematiche di guasti e mancate riparazioni dovute alle carenze di fondi. A sua volta il Distaccamento di Pizzighettone, nel frattempo rimasto senza autovetture, ha per un periodo utilizzato l’autovettura Alfa 159 in dotazione al Sig. Dirigente della Sezione, poi inviata a Milano e ora girata al Distaccamento di Crema, e sta ora utilizzando un’unica autovettura Alfa 159 (con oltre 170.000 chilometri) ricevuta in prestito dalla Sezione Polizia Stradale di Lodi”.

Prosegue la lettera: “Il Distaccamento di Crema, quindi, è attualmente dotato di solamente un’autovettura con colori d’istituto Alfa Romeo 159 assegnata al Dirigente della Sezione e ricevuta in prestito (quella appartenente a Pizzighettone e utilizzata da Crema nel frattempo ovviamente è andata in avaria), due moto Bmw e un’autovettura Ford Fiesta con colori di serie per servizi burocratici. Il Distaccamento di Casalmaggiore dispone di un’unica Autovettura con colori d’Istituto Alfa Romeo 159, un’autovettura Fiat Punto con colori di serie per servizi burocratici e non dispone di motoveicoli. Le tre moto Bmw in dotazione alla Sezione di Cremona si trovano attualmente in servizio a Milano per servizi Istituzionali disposti da Codesto Compartimento. Risulterebbero in avaria: una moto della Sezione di Cremona, due autovetture del Distaccamento di Crema, un’autovettura del Distaccamento di Casalmaggiore e tre autovetture del Distaccamento di Pizzighettone. Un totale quindi di sette mezzi in avaria fermi in attesa di riparazioni anche se è impossibile tracciare un quadro preciso per l’evoluzione continua (in negativo) della situazione”.

Più avanti: “Come si può notare un quadro desolante in continuo peggioramento, posto che ogni Distaccamento espleta diverse pattuglie nell’arco della giornata utilizzando quindi sempre la stessa autovettura che ruota in continuazione per cui è lecito prevedere che anche i pochi mezzi rimasti avranno ancora vita molto breve”. “Il problema – si legge fra le altre cose nella parte conclusiva della lettera del Sap – non è più rinviabile e va affrontato al più presto”.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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