Cronaca

Infrastrutture e area vasta, le richieste cremonesi arrivano al Consiglio regionale

foto Sessa

Infrastrutture, Expo, inceneritore, edilizia scolastica, agricoltura. Sono i temi prioritari che gli enti locali e le categorie sottopongono al Consiglio regionale affinchè se ne faccia carico e aiuti a risolvere alcune criticità ataviche del territorio cremonese. Il viaggio del presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo nei capoluoghi di provincia lombardi ha fatto tappa a Cremona: insieme a lui, i i tre consiglieri regionali Carlo Malvezzi (Ncd), Agostino Alloni (Pd), Federico Lena (Lega Nord). Prima tappa della giornata, gli incontri con sindaco e  presidente della Provincia; quindi visita al’Ocrim e al museo del Violino; nel pomeriggio tappa da Arvedi e al centro diurno per disabili La casa d’oro a Borgo Loreto e per finire incontro con cittadini e associazioni a Spazio Regione. “Sono rimasto molto impressionato dalla sapienza che si coglie in questo territorio. E’ il segreto dell’unicità italiana e traccia il percorso di sviluppo che deve guidare il futuro”. Cattaneo ha insistito sulla necessità che le specificità di Cremona vengano meglio conosciute al di fuori e qui il tema delle infrastrutture è cruciale. Malvezzi lo ha detto senza mezzi termini: “Conosco Cattaneo da quando era assessore alle infrastrutture e devo dire che ne sentiamo un po’ la nostalgia. Comunque, il protocollo d’intesa Regione – Rfi è importante, traccia le linee su cui si concentrano i prossimi investimenti e vigileremo perchè venga attuato. Ci hanno promesso al più presto il cronoprogramma degli interventi”. Oltre alla priorità assoluta costituita da tutte le linee ferroviarie, Cattaneo ha citato altre infrastrutture di importanza vitale quali la Paullese, l’opera su cui sono stati compiuti i maggiori passi avanti, con un breve accenno alla Cremona -Mantova (nessuna risposta però ai tanti dubbi che circondano quest’opera) e neanche una parola sul Terzo Ponte, opera che il mondo produttivo cremonese non ha mai spinto più di tanto. Molta attesa c’è invece per la regimazione del Po, sia con interventi a corrente libera che con opere di regimazione e sfruttamento dei ‘salti’. Verrà sostenuto il Contratto di Fiume, richiesto sia da Comune che Provincia.

Argomento all’ordine del giorno è poi il futuro delle Province: Cattaneo non è tra quelli che considerano un bene il loro ridimensionamento, per vari motivi. Un concetto su tutti: le regioni non sono tutte uguali e  lo Stato non può pretendere di trattare la Lombardia – territorio grande quanto uno stato e con un Pil paragonabile – come se i suoi problemi fossero gli stessi della Basilicata. “La Lombardia è territorio troppo vasto perchè spariscano aree di governo intermedie tra Regione e Comuni. Un aspetto che non ha la risonanza che merita – ha detto –  è la riforma costituzionale, che potrebbe addirittura togliere alle Regioni la competenza riguardo la propria organizzazione territoriale. Questo è il punto di partenza su cui dobbiamo lavorare. Poi c’è la riforma Delrio e qui le constatazioni non possono che essere amare. Eravamo partiti da ‘cancelliamo le province’ e siamo arrivati alla sola cancellazione degli organi elettivi, con un grave defict di democrazia. Questo mi preoccupa, perchè i rapporti che si sono costruiti con presidenti e assessori provinciali erano funzionali al governo della Regione. Quanto alle funzioni, come si può pensare che la Regione decida se è meglio dare la priorità alla circonvallazione di questo o quel piccolo comune? O come dare risalto alle peculiarità turistiche locali? Nè tantomeno lo può fare un Comune. Spero che avremo l’intelligenza creativa che consenta di costruire un modello di Area vasta con le competenze più appropriate”. Un tema su cui interviene anche Alloni. “D’accordo su tutto, ma segnalo che la Commissione istituita in Regione proprio su questo tema è molto in ritardo. Proprio perchè non siamo la Basilicata, occorre che la Regione si dia una mossa”.

L’INCONTRO IN COMUNE . In precedenza Raffaele Cattaneo e i tre consiglieri regionali avevano incontrato in Comune il sindaco Gianluca Galimberti, la vice Maura Ruggeri, l’assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini e l’assessore all’Area Vasta e alla Casa Leonardo Virgilio. Galimberti, salutando i suoi ospiti, ha detto che la ripartenza di un Paese viene proprio dal territorio, soprattutto in questa fase “costituente”, ma al contempo difficile per i nuovi assetti istituzionali che si andranno a delineare, per le competenze e per le risorse che, sino ad ora, sono state gestite dalle Province e dalle Camere di Commercio. Questa fase di ascolto è dunque un passo significativo.

“Il territorio è come un cuore tenuto in vita dalle arterie che pulsano”, ha detto con una metafora il sindaco, che ha poi aggiunto: “ma se le arterie si chiudono, il cuore si spegne”. Chiaro il riferimento ai disagi che affliggono il trasporto ferroviario locale, problema sul quale l’Amministrazione si è da subito attivata confrontandosi con tutto il territorio e con le altre città interessate, Mantova, Lodi, Brescia e Piacenza. “Cremona – ha sottolineato il sindaco – è una città isolata e la situazione non è più sostenibile. Noi ci impegniamo affinché il cuore continui a pulsare, ma occorre costruire sinergie affinché le arterie non si chiudano. Lo stiamo facendo con i consiglieri regionali e con i sindaci dei Comuni grandi e meno grandi coinvolti. Ma serve l’aiuto della Regione, soprattutto per interloquire con la Regione Emilia Romagna”.

Al presidente Raffaele Cattaneo il sindaco Galimberti ha poi spiegato che il Comune di Cremona ha idee e progetti che intende condividere, ad iniziare dalle prospettive che offre EXPO 2015: l’alta formazione nella sicurezza agro alimentare, la liuteria in tutte le sue forme, l’Istituto Monteverdi, i laboratori scientifici per lo studio delle caratteristiche strutturali e analisi dei materiali e per le indagine acustiche degli strumenti ospitati dal Museo del Violino ma gestiti dall’Università di Pavia e dal Politecnico di Milano. Si tratta di realtà che rendono unica non solo in Lombardia, ma anche in Italia ed Europa, Cremona. Altro ruolo fondamentale è rappresentato dalle sedi universitarie, per le quali la Provincia e la Camera di Commercio, oltre al Comune naturalmente, hanno sempre stanziato contributi per il loro funzionamento.

Dal suo insediamento l’Amministrazione ha preso in mano la partita del Polo Tecnologico, un’opportunità da non perdere, per fare in modo che le aziende che lavorano in ambito ICT (Information and Communication Technology – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) rimangano nella nostra città. Grande attenzione, infine, all’edilizia scolastica per la cui manutenzione è necessario un intervento straordinario. “Ne faremo una battaglia politica”, ha annunciato il sindaco Gianluca Galimberti che ha posto l’accento sulla necessità di lavorare insieme per un intervento sul patto di stabilità i cui vincoli stanno limitando molto la capacità di intervento dei Comuni.

Il vice sindaco Maura Ruggeri e gli assessori Manfredini e  Virgilio, a loro volta, hanno aggiunto alcuni spunti per le rispettive competenze. Sono seguiti gli interventi dei consiglieri regionali che hanno sottolineato la sintonia con gli enti locali nel portare avanti istanze che sono di tutto il territorio.

I temi emersi negli incontri cremonesi diventeranno linee di indirizzo che il Consiglio regionale sottoporrà all’attenzione della Giunta perchè dalle parole si passi ai fatti.

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