Sciopero benzinai dal 17 al 19 giugno Graziano Bossi: "Siamo al collasso"
I sindacati dei distributori di benzina confermano lo sciopero proclamato dalle ore 19.30 del 17 alle ore 7 del 19 giugno e lo stop del self service dal 14 al 17 del mese. Dal 21 al 28 giugno non saranno accettati i pagamenti con moneta elettronica e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria.
La mobilitazione testimonia quello che per la categoria è un comparto in “estrema difficoltà”, ormai prossimo “al fallimento”. Per Figisc Confcommercio, così come per le altre sigle che hanno proclamato lo sciopero è necessario “avere gli stessi prezzi su tutti gli impianti, in modo da abbassarli sulla rete”. I gestori da tempo infatti lamentano il vincolo di fornitura in esclusiva che vale per le compagnie petrolifere e che, secondo i sindacati dei benzinai, sta alla base dei prezzi alti. Inoltre la Figisc chiede “la ristrutturazione del settore attraverso la chiusura degli impianti improduttivi”.
Per la Associazione della Confcommercio oggi ci sono, in Italia, 25 mila impianti e circa 5 mila possono essere eliminabili. Per i promotori dell’agitazione “c’è la possibilità di calare subito, già da domani, il prezzo di 15 centesimi”. Per rendere ciò possibile è necessario appunto intervenire “sull’obbligo di acquisto in esclusiva”. Non certo intervenendo sui gestori che oggi lavorano con un margine esiguo, limitato “a 2-3 centesimi lordi a litro”. Per i sindacati dei benzinai “non è giusto spingere gli automobilisti a viaggi della speranza, perché esistono spazi e possibilità per ridurre il prezzo sulla rete”. “Chiediamo risposte chiare e certe alle esigenze del comparto.
Una soluzione che, necessariamente, deve passare per una sua riorganizzazione complessiva. Tre, in particolare, i temi al centro della discussione: una ristrutturazione della rete che riduca i costi e migliori la qualità del servizio, l’articolazione delle forme contrattuali tra compagnie e gestori (secondo quanto previsto dal dl liberalizzazioni) e una corretta dinamica concorrenziale”. “Ragioni che sono più che mai valide sul nostro territorio – spiega il presidente della Figisc Provinciale Graziano Bossi -. Da mesi chiediamo un’azione per riallineare i costi del carburante a quelli delle realtà vicine. Abbiamo mobilitato tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, puntando innanzitutto su un abbattimento dei costi per i nostri clienti”.
“Ugualmente prioritario – continua Bossi – è il tema della ristrutturazione della rete. Che va gestita con responsabilità evitando nuove autorizzazioni di “megaimpianti” nei centri commerciali che portino a falcidiare le imprese esistenti. Politiche irresponsabili che richiedono una presa di posizione forte. E che ribadiscano, ancora una volta e in maniera chiara che così non si può continuare. La serrata è un grido d’allarme che non può essere ignorato ulteriormente. Siamo al collasso. Lo capisca quella politica che fino ad oggi ha difeso solo gli interessi dei poteri forti, delle compagnie petrolifere”.
GIORNI E ORARI DELLO SCIOPERO
• Dalle ore 7.00 del 14 giugno alle ore 19.30 del 17 giugno
Chiusura alle vendite dei self service pre-pay negli orari di apertura degli impianti, con relativo oscuramento dei prezzi “scontati” ad essi collegati e dell’insegna della compagnia.
• Dalle ore 19.30 del 17 giugno alle ore 7 del 19 giugno
Sciopero generale nazionale degli impianti di rete ordinaria.
• Dalle ore 22 del 17 giugno alle ore 22 del 18 giugno
Sciopero generale nazionale delle aree di servizio autostradali.
• Dalle ore 24 del 21 giugno alle ore 24 del 28 giugno
Non sarà accettato alcun mezzo di pagamento elettronico (carte di credito e di debito, bancomat, carte petrolifere, ecc.) e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria.
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