Politica

Galimberti presenta la sua squadra: quasi tutte new entry in consiglio

Presentazione pubblica e riunione operativa, giovedi 17 aprile, per i 32 candidati di Fare Nuova la città, la lista civica da cui è scaturita la candidatura di Gianluca Galimberti a sindaco. Una lista equamente suddivisa tra uomini e donne, e che esprime mondi e professionalità diverse. C’è il mondo dell’impegno civile, quello cattolico da cui proviene lo stesso Galimberti (Alessio Antonioli e Mauro Platè); il mondo dell’artigianato artistico (Gaspar Borchardt, liutaio), libere professioni e dipendenti pubblici, casalinghe. Molti di loro hanno lavorato con Galimberti nel percorso laboratoriale di Partecipolis, quindi da anni, altri si sono accostati più di  recente. Galimberti, come ha spiegato questa mattina nel suo discorso introduttivo, li chiama ad un impegno etico, prima ancora che politico, per cambiare radicalmente il senso del fare politica rappresentato dalla casse dirigente del Paese e della città in questi anni. Il candidato sindaco usa, come di consueto, poche parole chiave su cui sviluppa il ragionamento: inizia con “mitezza”, intesa come saper riconoscere i propri sbagli e sapersi rapportare con chi la pensa diversamente, sapendo riconoscere le battaglie essenziali da quelle che non lo sono; “competenza”, quella da affinare attraverso lo studio, ma che non può prescindere dall’essere “cittadini normali” chiamati temporaneamente alla responsabilità di gestire i beni collettivi. E poi senso della “gratuità”: “Noi non siamo migliori rispetto ad altri, ma vogliamo dire che la cura dell’interesse della collettività deve venire prima dell’interesse personale”. E ancora “coraggio”, perchè per cambiare lo status quo ne servirà tanto, e infine “coesione”: “Il gruppo consigliare dovrà avere il coraggio dell’intelligenza, che non significa andare sempre d’accordo, ma smussare gli angoli, confrontarsi con la diversità di chi la pensa in altro modo e arrivare alla convergenza”.

Quasi tutti neofiti della politica i 32 candidati, tranne qualche rara eccezione: Rinaldo Rizzi, già capo di gabinetto dell’ex sindaco Garini; Enrico Manfredini, consigliere di maggioranza col centrosinistra; Beatrice Sartori; Barbara Manfredini, funzionaria dell’amministrazione provinciale e negli anni Novanta prima consigliera di parità di nomina ministeriale .

Questo l’elenco completo: Antonioli Alessio, Arcaini Sara, Ardigò Pierangela in Pedroni; Artoni Andrea, Barbieri Chiara, Bessi Massimo, Bissolati Mirco, Borchardt Gaspar, Bozzetti Michele, Bresciani Omar, Bufano Michele, Capelli Ilaria in Ghisotti, Cavagnoli Giuseppina (Giuppi), Ceriali Paola in Verdi; Fara Silvia in Magnoli Bocchi, Gallina Giovanna Ada in Lattari, Landi Angelo Giuseppe, Lanfranchi Paolo, Manfredini Enrico, Manfredini Barbara in Baronio, Marchi Marina, Medagliani Federico, Pelosi Maria Chiara, Platé Mauro, Polenghi Francesca, Rizzi Rinaldo, Romagnoli Paola in Tregattini, Salti Matteo, Sartori Maria Beatrice in Guarneri, Spelta Elena in Ziliani, Telli Stefania, Ungari Paolo.

AGGIORNAMENTO – A seguito della prima versione dell’articolo, è arrivata la seguente precisazione di Maria Beatrice Sartori: “In merito all’articolo Galimberti presenta la sua squadra, desidero precisare che non sono stata consigliere nel Comune di Vescovato. Sono stata iscritta alla Democrazia Cristiana nella sezione del paese negli anni ’80 e ’90 ed ho fatto esperienza politica. Ne uscii delusa ed amareggiata, come tanti giovani in quel periodo. Laureatami in giurisprudenza, ho lavorato sino al 1997. Dalla nascita del mio primo figlio,1998, sono mamma e casalinga, volontaria in un’associazione di Cremona. Sino ad oggi non avevo intravisto nessuna ragione per riprendere l’impegno attivo. Gianluca Galimberti, il suo programma, i valori posti alla base del modo di fare finalmente nuova politica sono le ragioni della mia disponibilità a entrare in ”Fare nuova la città”.

g.b.

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