Cronaca

Bonifica esterna, Tamoil si accolla 12 milioni di euro di spesa Parco fotovoltaico in raffineria

Un risultato straordinario per la città. Tamoil, come promesso a suo tempo, si accolla la totale bonifica dei terreni attorno alla raffineria. Il lavoro preparatorio partirà immediatamente e l’Arpa procederà alla collocazione di nuovi strumenti e piezometri. Il lavoro di bonifica partirà a giugno del prossimo anno. Tamoil pagherà tutta l’operazione stimata in oltre 12 milioni di euro. E’ il risultato della lunghissima conferenza di servizio che oggi ha messo attorno a un tavolo dirigenti della Tamoil, dell’Arpa e delle amministrazioni locali. Il clima alla fine era di grande soddisfazione e l’assessore comunale all’ambiente Bordi ha ringraziato tutti quanti si sono dati da fare per arrivare a questo risultato sia localmente che a Roma (con l’onorevole Pizzetti che davvero si è battuto come un leone sulla vicenda Tamoil, sia per garantire localmente la continuità aziendale che per tutelare i lavoratori).

Per quanto riguarda la bonifica sono previste una serie di attività ad alto contenuto tecnologico nelle aree delle canottieri Bissolati, Cral Tamoil e nell’area residenziale esterna alla raffineria. Gli interventi in programma, sono stati studiati appositamente per garantire la continuità dell’utilizzo delle aree durante tutta la bonifica. Negli accordi resi pubblici non più tardi dello scorso luglio – quindi a guerra già in corso – è emerso che Tamoil si avvarrà anche della consulenza di una società leader nel settore del recupero ambientale che consentirà il ripristino del terreno insaturo e delle acque di falda. Pare che Tamoil sia pronta a bandire una gara internazionale per la bonifica.

Tamoil è diventata una multinazionale olandese (attraverso una fondazione) che, con la guerra in Libia, è riuscita a far tornare i conti rilanciandosi bene sul mercato. Ovviamente il referente ultimo sarà il nuovo governo libico (attraverso Oil Lybia) ma il nuovo assetto societario garantisce Cremona da sorprese. Isam Zanati, libico, presidente della Tamoil Italia e direttore per l’Europa, e finora referente unico sia per il problema occupazionale che per il disinquinamento e rilancio dell’area della raffineria, è al suo posto forte del buon lavoro condotto in un momento così duro.

Ieri, nel corso degli incontri, Tamoil ha dichiarato che è pronta a concretizzare il secondo impegno assunto all’interno dell’accordo relativo alla riconversione della raffineria di Cremona in un polo logistico integrato. Ed in questo progetto vi è l’idea – ormai in stato avanzato di procedura – di far sorgere sull’area Tamoil un grande parco fotovoltaico mitigato dal verde.  L’area oggetto d’intervento era quella non destinata alla logistica (cioè al deposito già previsto) ma quella che negli accordi stipulati era destinata a nuove attività produttive. Dovrebbero infatti  esservi collocati 100mila pannelli solari, su un’area pari a 40 campi di calcio, capaci di produrre 20 Mw di energia, vale a dire la possibilità di fornire energia a circa 10mila famiglie cremonesi. La stessa Tamoil li realizzava con l’appoggio di altri investitori.

 

 

 

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