Forza Italia, la Gelmini nomina un quadriumvirato a guida Mino Jotta
La vecchia guardia di Forza Italia si ricompatta con le nomine decise da Maria Stella Gelmini per il coordinamento provinciale cremonese. Nessun amministratore cremonese entra in squadra, mentre al vertice torna a salire Mino Jotta, storico componente di FI, uscito malconcio dalla competizione per le regionali del Pdl, ma tornato in ascesa dopo la scissione tra forzisti e Nuovo Centrodestra. Accanto a lui, in un ruolo che dovrebbe essere paritetico (lo si saprà nelle prossime ore) sarebbero stati nominati Fabio Bertusi, di Soresina; Antonio Agazzi, cremasco e Gabriele Gallina, soncinese. Ma al momento è mistero sul fatto che si tratti di un quadriumvirato, con poteri equamente distribuiti, oppure che Jotta sia il coordinatore di riferimento e gli altre tre, rispettivi vice. Esce di scena Luca Rossi, nominato coordinatore provinciale Pdl un paio di anni fa, che già da mesi aveva espresso il suo pensiero in merito alla fine del Pdl, definendo concluso, con esso, il proprio percorso. Vero è che Rossi ha svolto fino all’ultimo il ruolo di traghettatore tra vecchio e nuovo corso, trattando con gli alleati per le candidature alle prossime amministrative. La scelta del coordinamento provinciale era attesa con impazienza da simpatizzanti e attivisti di Forza Italia. In ballo ci sono le elezioni amministrative in tre centri chiave del territorio: oltre a Cremona, Casalmaggiore e Soresina. Come noto, la situazione nel capoluogo è ingarbugliata per via dei pessimi rapporti tra il sindaco uscente Perri e la Lega, anche se ultimamente i toni ipercritici dei leghisti si sono smorzati. Si capirà meglio da parte andrà la Lega, una volta noto l’esito delle elezioni europee, su cui particolarmente si stanno impegnando gli uomini di Salvini anche a livello provinciale. Quindi, sarà per il possibile ballottaggio, non prima, che lo schieramento di centrodestra potrebbe ricompattarsi. Accordo già raggiunto, invece, a Casalmaggiore, dove il candidato sindaco dovrebbe essere il leghista Filippo Bongiovanni; mentre su Soresina i giochi non sarebbero ancora fatti ma viene dato per certo un candidato sindaco comune forzista.
La notizia della nomina di Jotta, che sta iniziando a circolare in queste ore in città, sta prevedibilmente suscitando reazioni. Non necessariamente positive: Jotta rappresenta per molti (vecchi e nuovi amministratori di Forza Italia, soprattutto quelli da poco confluiti nel post Pdl) una restaurazione, un ritorno al passato che fa a pugni con l’esigenza primaria che hanno tutti i partiti in questo periodo, ossia riacquistare la fiducia di un elettorato disilluso e sconcertato dai giochi di potere degli ultimi anni. Lo stesso coordinatore della campagna elettorale cremonese di FI, Matteo Romagnoli, in conferenza stampa ha parlato di una campagna “che non sarà facile, la gente è cambiata, i partiti sono cambiati. E’ sempre più necessario raccogliere le sensazioni e le esigenze dei cittadini, Forza Italia deve essere un partito che li sa ascoltare”. Difficoltà che non si è nascosta nemmeno l’europarlamentare Licia Ronzulli. La nomina del “quadriumvirato” appare secondo alcuni forzisti, dettata da esigenze di equilibrio più che di appeal popolare. Insomma, scelte motivate più che altro dalla vicinanza dei prescelti ai vertici regionali e nazionali del partito.
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