Cronaca

Premi dirigenti comunali Con spending review fondo a 612mila euro

Via libera dei revisori dei conti del Comune alla distribuzione del fondo integrativo ai dirigenti, per una cifra complessiva di 612.300 euro. Una cifra che include la retribuzione di posizione e quella di risultato, i cosiddetti “premi” che tanto fanno discutere in tempi di budget pubblici ridotti.  La somma era già stata definita all’inizio dell’anno, a conclusione della trattativa tra rappresentanti dei dirigenti e controparte aziendale, tenendo conto delle recenti norme che impongono ai Comuni di tenere sotto controllo le spese per il personale. E difatti la cifra stanziata e relativa al 2013 è in ribasso di  circa 132 mila euro rispetto all’anno precedente.  La spending review, insomma, è arrivata anche in Comune, dove le delegazioni di entrambe le parti avevano stabilito di non erogare quest’anno la parte variabile degli incentivi, anche se per legge avrebbero potuto farlo. “In pratica il fondo è ridotto al minimo possibile”, afferma il rappresentante dei dirigenti che ha partecipato alla trattativa, Mario Vescovi.  La norma prevede infatti che ciascun Comune possa riconoscere compensi maggiori derivanti dalla rimodulazione delle funzioni dirigenziali coinvolte in processi riorganizzativi. La valutazione delle performance dei dirigenti è avvenuta da parte dell’Organismo Indipendente di Valutazione, composto dal direttore generale Massimo Placchi e da due figure professionali esterne, con il supporto di staff interno al comune.

La somma comunque non indifferente di 612mila euro verrà suddivisa tra i 17  dirigenti in carica nel 2013 (gli stessi di adesso), compresi direttore e segretario generale. In pianta organica ne figurano 18, non essendo mai stato attribuito l’incarico previsto per la Direzione Strategica e Controllo di Gestione.  Due di queste posizioni dirigenziali sono classificate come  “posizioni in staff”, e saranno cancellate  in ragione del pensionamento di chi le occupa attualmente (entro l’anno). Pertanto l’amministrazione nel corso del 2014 conta di scendere a 13 incarichi dirigenziali attraverso varie azioni: evitare di incaricare anche nel 2014  la 18esima posizione dirigenziale; accogliere le dimissioni “anticipate” della dirigente del Settore Musei e Cultura che dal 1° maggio 2014 terminerà il proprio incarico, evitando nel contempo l’assunzione di un nuovo dirigente; prendere atto della cessazione, ai sensi di legge (l’incarico non è più conferibile nei Comuni sotto i 100.000 abitanti), della figura del Direttore Generale alla data del 30 giugno 2014 corrispondente alla fine del mandato amministrativo; dichiarare conclusa l’unica dirigenza a progetto “Ambiente e Trasporti” alla data del 30 giugno 2014; sopprimere una delle due dirigenze di staff a decorrere dal 31 dicembre 2014, facilitando la procedura di esubero che garantirebbe alla titolare un’uscita allineata ai criteri di pensionamento oggi in vigore.

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