Cronaca

Nasce 'Alleanza contro la povertà", mentre la gente rovista tra gli scarti del mercato

Si moltiplicano le iniziative contro la povertà, ma la situazione sta precipitando per un numero sempre maggiore di persone. La foto che pubblichiamo è stata scattata al termine del mercato settimanale di piazza Duomo e piazza S. Antonio Maria Zaccaria, dove si concentrano i banchi dell’ortofrutta. In realtà si tratta di un breve video, girato dopo che i vigili urbani avevano segnalato agli ambulanti la non corretta separazione dei rifiuti. E’ così che per pura coincidenza si è scoperto che forse, involontariamente, a mettere disordine è anche chi cerca di recuperare qualche genere alimentare scartato da portare a casa. Il video mostra varie persone che si aggirano attorno ai bidoni e alle cassette di frutta e verdura accatastate. Una signora dall’aspetto dignitoso arriva in bicicletta e si mette a cercare tra le casse di legno lasciate dagli ambulanti. Trova qualcosa che le interessa, lo infila nella borsina appesa al manubrio e se ne va. Lo stesso sembra fare un ragazzo straniero. Qualcosa si trova sempre dopo un  mercato alimentare, e non ci sarebbe di che scandalizzarsi in altri periodi storici, quando per tanti italiani era davvero difficile mettere insieme un pasto al giorno. Ma oggi è triste constatare che gli effetti di quarant’anni di crescita economica stanno rapidamente scomparendo per molti. Non solo ci sono i negozi che chiudono, come emblema della mesto meccanismo che si è innescato nelle abitudini dei cremonesi, ma c’è anche qualcosa di molto peggio, la ricerca del minimo vitale.

Si è parlato anche di questa situazione nell’incontro organizzato presso le Acli di via Cardinal Massaia, alle 17 di venerdì, per la presentazione dell’iniziativa nazionale “Alleanza contro la povertà in Italia”. E’ stata promossa da tutte le associazioni di assistenza (Caritas, Acli, san Vincenzo de Paoli, Banco Alimentare, cooperativa Nazareth, Forum terzo Settore, sindacati confederali, Arci, Azione Cattolica, Legautonomie), con le relazioni di Cristiano Gori, docente universitario di Politiche Sociali alla Cattolica, e Pietro Barbieri, portavoce nazionale dei Forum del terzo settore. Il documento presentato propone azioni collettive, nazionali e di comunità per combattere il fenomeno. “Nell’Italia di oggi – si legge nel documento – non mancano i motivi per occuparsi della povertà. L’8% delle persone residenti nel nostro paese vive in povertà assoluta mentre nel 2005 erano il 4,1% (…). Non ci si riferisce al fenomeno dell’impoverimento che tocca una parte ben più ampia della popolazione, costringendola a rinunciare ad alcuni consumi che desidererebbe potersi permettere, come qualche apparecchio tecnologico o la possibilità di andare fuori città in estate. Si tratta piuttosto di chi non raggiunge ‘uno standard di vita minimamente accettabile’ calcolato dall’Istat e legato a una alimentazione adeguata, a una situazione abitativa decente e ad altre spese basilari come quelle per salute, vestiti e trasporto”. L’Italia è l’unico Paese nell’Europa dei 15, insieme alla Grecia, privo di una misura nazionale a sostegno di queta situazione.

g.b.

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