Cronaca

Richiedenti asilo e minori stranieri, assegnati a Cremona 44 posti e 2 milioni di euro

Gli arrivi di profughi nell’estate 2011 e 2012

Richiedenti asilo e minori non accompagnati: il Comune e le cooperative partner stavolta agguantano un maxi finanziamento per il programma Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) del ministero degli Interni. Il progetto presentato dal Comune, dalla cooperativa Nazareth e dalla cooperativa Servizi per l’accoglienza della Diocesi, si è classificato secondo nella graduatoria (su un totale di 57) relativa alla presa in carico dei minori non accompagnati, richiedenti e titolari di protezione internazionale. Le graduatorie sono state pubblicate il 29 gennaio sul portale del Ministero dell’Interno.  Undicesima posizione, su una lista ben più lunga di progetti (367) per l’accoglienza degli adulti richiedenti asilo. Si tratta della programmazione “ordinaria” messa in campo per il triennio 2014 -2016 e arriva due anni dopo l’esclusione dei progetti cremonesi, causa di polemiche all’interno del consiglio comunale. Tra 2012 e 2013, a seguito dell’emergenza di Lampedusa, i soggetti cremonesi accolsero diversi profughi, in un piano di accoglienza straordinario che si sta concludendo e per il quale il Comune ha ricevuto un apposito finanziamento.

I due nuovi progetti, invece, rientrano nella programmazione ordinaria del Ministero degli Interni e si sviluppano su tre annualità. Per quanto riguarda i minori non accompagnati, il progetto cremonese ha un costo complessivo di 327.891 euro (per il primo anno; lievemente superiore per i successivi due), di cui 260mila arriveranno dallo Stato mentre la restante quota sarà messa dai partner locali. Sono previsti 10 posti (nessuno aggiuntivo). A precedere Cremona nella graduatoria, soltanto il comune di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, con 24 posti e ulteriori 12 potenzialmente aggiuntivi. In tutto il programma triennale prevede l’accoglienza per 691 minori in tutta Italia. Il progetto relativo agli adulti, vede Cremona impegnata per complessivi 34 posti (con la possibile aggiunta di altri 13), ha un valore  totale di 505.466 euro per il primo anno e 551.400 per i successivi due, di cui 400mila derivanti dal contributo (436mila per le annualità successiva) e 105.500 messi dai partner locali (nel 2015 e 2016 questa quota sale a 115.500). Oltre 12.000 i posti assegnati in tutta Italia. Sommando le tre annualità e i due progetti, il contributo complessivo ammonta a 2 milioni e 99mila euro.

Non è la prima volta che Cremona si mostra accogliente rispetto agli stranieri provenienti dalle aree più disastrate dell’Africa e del Medio Oriente,  per i quali è prevista una stringente normativa prima del rilascio dello status di rifugiato. Alcuni dei profughi arrivati tra 2012 e 2013 sono ancora in attesa di perfezionare l’iter e potrebbero rientrare nel nuovo programma. Altri sono riusciti a trovarsi un lavoro e altri ancora hanno preso destinazioni diverse, estere o italiane.

Nella convenzione già in essere per il programma straordinario di accoglienza dello scorso anno (112.690 euro) è previsto che il Comune contribuisce con l’individuazione di assistenti sociali, psicologi ed altre figure professionali;  pagamento dei canoni d’affitto ed eventuali spese correlate e delle varie utenze (acqua, luce e riscaldamento) dei diversi immobili utilizzati.

Nazareth, in qualità di ente attuatore, provvede  a fornire il necessario personale educativo, gli interpreti o mediatori culturali; garantisce la corretta gestione degli immobili e si occupa delle eventuali opere di ordinaria manutenzione; garantisce la corretta gestione delle spese generali per l’assistenza nonchè gli eventuali ulteriori costi di orientamento ed assistenza sociale e servizi di tutela (orientamento ed informazione legale). Si fa inoltre carico di attivare quanto necessario per l’integrazione; e di  acquisire beni ed attrezzature per la piena attuazione del progetto.  Naturalmente tutto questo si riferisce alla convenzione passata e non ai due nuovi progetti finanziari.

g.b.

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